{{IMG_SX}}Santa Barbara (California, Usa), 8 giugno 2007 - Il satellite italiano Skymed è in orbita. E' stato lanciato alle ore 19.34 (le 4.34 in Italia) dalla base californiana di Vandenberg.


Ad assistere al lancio nella base americana una numerosa delegazione italiana composta da rappresentanti dell'Agenzia spaziale italiana e da membri della Thales Alenia Space, la società che ha realizzato il progetto. Anche il ministro della difesa Arturo Parisi ha assistito al lancio attraverso un collegamento con la base americana dalla sede capitolina di Thales Alenia Space.


Il ministro della Difesa, Arturo Parisi, si è detto emozionato e commosso per il successo del lancio del primo satellite della costellazione italiana Cosmo SkyMed. ''E' stata un'impresa condotta da italiani, ma nell'ambito europeo e mondiale", ha detto il ministro, che, da Roma, ha seguito il lancio in collegamento con la base di Vandenberg.

 
''E' il primo passo ha aggiunto - in un cammino che continua e che deve continuare. Grazie a tutti quelli che hanno lavorato e che che vi lavoreranno''. Per il ministro c'e' ''orgoglio per un cammino fatto e nel rinnovare l'impegno per un cammino che continua all'interno del Piano aerospaziale nazionale. I componenti della Ricerca e della Difesa ha aggiunto lavoreranno insieme per portare avanti un cammino''.



Parisi ha poi confermato l'impegno futuro del ministero della Difesa per la ricerca e sviluppo di tecnologie di interesse duale per applicazioni nei settori delle telecomunicazioni, osservazione della terra, e navigazione.

 

LA CARTA D'IDENTITA' DEL SATELLITE

Quando sarà operativo nel cielo, il primo satellite della costellazione Cosmo-SkyMed, potrà finalmente mettere in campo tutte le sue capacità e la sua sofisticata tecnologia. Mostrando una carta d'identità di assoluto rispetto. Il segmento spaziale dell'intero sistema Cosmo-SkyMed è infatti costituito da una costellazione di quattro satelliti equipaggiati con radar ad apertura sintetica (sar) in banda X in grado di osservare il nostro pianeta di giorno e di notte e in qualsiasi condizione meteorologica.


Ogni satellite dell'intero sistema ha capacità di generare 75 immagini a campo stretto e 375 immagini a campo largo al giorno mentre l'intero sistema è in grado di compiere misure interferometriche, sia differenziali sia assolute. I dati del primo satellite operativo, che consentiranno una copertura globale della Terra, saranno disponibili a partire dalla fine del 2007, mentre il dispiegamento dell'intera costellazione avverrà in modo incrementale entro il 2009.


La vita operativa di ciascun satellite è di almeno 5 anni, mentre quella dell'intero sistema è prevista per durare circa 15 anni, mediante un'ulteriore costellazione di seconda generazione. Ogni satellite, inoltre, ha la capacità di acquisire dati sia a destra che a sinistra della traccia a terra, consentendo così di aumentare l'area di accesso, di ridurre i tempi di rivisita dei diti e di rendere più flessibile la propria capacità operativa.