{{IMG_SX}}Miami, 5 maggio 2007 - Una scena raccappricciante nelle meravogliose acque turchesi dei Caraibi, che si sono tinte del sangue di decine di vittime di un naufragio nato dalla disperazione. Un'imbarcazione carica di profughi in fuga dalla miseria di Haiti si e' capovolta nel cuore della notte mentre veniva trainata dalle autorita' di Turks e Caicos, un territorio britannico nell' Atlantico. Solo meta' delle circa 150 persone che si trovavano a bordo sono state tratte in salvo, mentre sono stati recuperati una ventina di cadaveri maciullati dagli squali che infestano l'area.

 

Un primo bilancio della tragedia, tracciato dalla Guardia Costiera Usa che partecipa alle operazioni di soccorso, parla di almeno 22 morti e una sessantina di dispersi. Altre 73 persone sono state tratte in salvo nelle ore immediatamente successive all'incidente, ma il passare del tempo rende tenui le speranze di trovare altri sopravvissuti, vista anche la presenza degli squali.

 

La tragedia e' avvenuta verso le 4:30 del mattino di venerdi' ora locale (le 10:30 in Italia). Secondo la Guardia costiera americana, un'imbarcazione della polizia di Turks e Caicos stava trainando una barca haitiana di circa 8 metri intercettata poco prima: una versione pero' che le autorita' dell'arcipelago britannico nei Caraibi non confermano. Le isole si trovano tra Haiti e le Bahamas e le due imbarcazioni erano solo a mezzo miglio marino dalla costa di Providenciales, una delle isole di Caicos, quando per cause al momento sconosciute la barca con i profughi haitiani si e' capovolta.

 

Gli occupanti sono finiti in mare al buio, in mezzo agli squali. La polizia locale ha chiesto subito l'aiuto degli Usa e si e' subito levato in volo un elicottero HH-60 della Guardia Costiera americana di base a Bahamas. Con l'ausilio del velivolo, sono stati rintracciati e recuperati in breve tempo decine di naufraghi, compresi 10 che erano aggrappati alla chiglia della barca capovolta. Un C-130 e una corvetta della U.S. Coast Guard della vicina base navale americana di Guantanamo sono partiti poco dopo per partecipare alle ricerche, ma dal mare per ore sono usciti solo cadaveri.

 

Giornalisti che hanno assistito all'arrivo dei corpi a South Dock, un porto sull'isola di Providenciales, li hanno descritti come in buona parte mutilati dagli attacchi da parte degli squali. Gli haitiani hanno una lunga tradizione di tentativi di raggiungere gli Usa, fuggendo da un paese vittima da lungo tempo di violenze e scontri tra fazioni. Solo nel corso del 2007, la Guardia Costiera americana ha intercettato o recuperato 909 haitiani il fuga dall'isola di Hispaniola, divisa tra Haiti e Repubblica Dominicana.