Bossi fuori dal Parlamento? Il senatur appeso al ripescaggio

Rischia l'esclusione dopo 35 anni. La sorte del fondatore della Lega potrebbe essere nelle mani di Salvini: ecco perché

Umberto Bossi in aula con Gianfranco Fini e Silvio Berlusconi

Umberto Bossi in aula con Gianfranco Fini e Silvio Berlusconi

Roma, 26 settembre 2022 - Umberto Bossi potrebbe restare fuori dal Parlamento, per la prima volta dal 1987 a oggi. Secondo le prime indiscrezioni che arrivano dalla distribuzione della quote, il senatur sarebbe escluso dalla spartizione dei seggi decisi col sistema proporzionale.  

Sono infatti 23 i candidati della Lega eletti nei plurinominali dei 114 spettanti al centrodestra. Nell'elenco pubblicato sul sito del ministero dell'Interno non figura il nome di Umberto Bossi. Nel primo collegio plurinominale della Circoscrizione Lombardia 2 dove il senatur era candidato come capolista, il Carroccio non ha infatti ottenuto alcun seggio e uno solo è andato alla coalizione, attribuito a Fratelli d'Italia, sempre secondo quanto risulta dal sito del Viminale.

In Lombardia entrano Cecchetti, Bordonali, Ravetto, Comaroli e Zoffili: per il fondatore della Lega, in Parlamento da 9 legislature, l'unica speranza è il ripescaggio con il calcolo dei resti. Nella fattispecie, la sorte di Bossi dipende da Silvana Comaroli, che risulta eletta sia a Lombardia 4 sia a Piemonte 1. Se Comaroli optasse per il Piemonte, si potrebbe aprire la strada di Bossi verso Montecitorio. La decisione, secondo quanto si apprende, sarebbe nelle mani di Matteo Salvini. 

"È il famoso 'flipper', (che Bossi resti escluso ndr) mi sembra strano per i numeri di rappresentanza, ma dobbiamo verificare", dice contattato telefonicamente dall'Ansa l'onorevole Fabrizio Cecchetti, capogruppo lombardo della Lega. "Di ufficiale non c'è nulla, solo domani sapremo".