Giovedì 18 Aprile 2024

Toscana con l'incubo opere pubbliche

La campagna elettorale è dominata dal tema delle infrastrutture, da anni ferme al palo. Aeroporto di Firenze, Fi-Pi-Li, Tirrenica, i partiti si sfidano. Ecco le loro posizioni

Code sulla Fi-Pi-Li, incubo dei toscani (ANSA)

Code sulla Fi-Pi-Li, incubo dei toscani (ANSA)

La Toscana al palo. Non solo per la ripresa economica messa in discussione, dopo i buoni segnali del 2021, dalle conseguenza della guerra tra Ucraina-Russia, ma anche per lo stallo delle infrastrutture, molte delle quali attendono da anni la definitiva ripartenza. Si parla, tanto per fare degli esempi,  della direttrice 'Tirrenica', in ostaggio ancora del passaggio definitivo alla gestione Anas con nomina del commissario, della messa in sicurezza della 'Firenze-Pisa-Livorno' per cui è in cantiere la nascita di una Spa ad hoc. E ancora della realizzazione della terza corsia autostradale sulla A11 tra Firenze e Pistoia. Solo per parlare di strade. Poi c’è il capitolo del ferro: si procede ad annunci per il sottoattraversamento dell’Alta velocità fiorentina mentre si attendono investimenti e cantieri per la tratta tra Pistoia e Lucca e la tratta senese. Nel libro dei desideri anche il nuovo percorso ferroviario tra Firenze e Pisa per collegare le due città degli scali aeroportuali.

Proprio sul potenziamento o meno del ’Vespucci’ si dividono i partiti in questa campagna elettorale. Nel fine settimana il presidente del Movimento Cinque Stelle Giuseppe Conte è stato drastico: «Il potenziamento di Peretola è folle». «Siamo per la realizzazione della Alta velocità Firenze-Pisa Aeroporto che valorizza il Galilei e scongiura definitivamente il folle progetto della nuova pista di Peretola; siamo per il raddoppio della linea ferroviaria Empoli-Siena e per il completamento del raddoppio sulla Firenze-Pistoia-Lucca» dice l’ex premier.

Totalmente diversa la posizione del terzo polo, Iv e Azione, che crede fermamente nelle potenzialità dello scalo fiorentino nella sinergia di sistema con il ’Galilei’ di Pisa. Il Pd cerca di mantenere una posizione equilibrata tra Firenze e Pisa: «Entrambi gli scali possono avere prospettive di crescita in un sistema sinergico che porti beneficio a tutta la Toscana». In particolare la segretaria del Pd toscano e attuale candidata per la Camera Simona Bonafè aveva detto: «La strada degli scali toscani è tracciata, ognuno ha il suo sviluppo, insieme sono una sinergia vincente. Il governatore Giani deve gestire le dinamiche per far sì che tutti si trovino d’accordo». Si tenta di trovare una quadra dopo che, mesi or sono, il segretario Letta si era speso a favore di Pisa con la realizzazione di una metro leggera tra Firenze e la città della torre.

Ma Renzi attacca: «Il Pd tentenna». E fa riferimento anche alle posizioni della Piana fiorentina tra cui Emiliano Fossi, già primo cittadino di Campi Bisenzio, candidato per le Politiche  e di Lorenzo Falchi, sindaco di Sesto Fiorentino, esponente di Sinistra, che è sostenuto in giunta anche dal Pd. Il centrodestra? La posizione più chiara è quello di Forza Italia: «È evidente che chi vuole davvero lo sviluppo dell’aeroporto di Peretola sono le forze politiche del centrodestra, in primis Forza Italia che da sempre si batte con coerenza per potenziare il Vespucci» ribadisce Marco Stella, consigliere regionale azzurro. E i cantieri restano impantanati anche con la siccità estiva.