Stupro Piacenza, Meloni posta il video. Letta: "Indecente e indecoroso". Lei: solo bugie

Botta e risposta fra il segretario del Pd e la leader di Fratelli d'Italia sul caso della donna ucraina violentata in strada dall'uomo originario della Guinea con lo status di richiedente asilo. Calenda: "Meloni ha fatto una cosa indegna, contro le donne"

Roma, 22 agosto 2022 - Scontro politico fra Enrico Letta e Giorgia Meloni sul caso dello stupro di Piacenza, il cui video è stato diffuso ieri sui social dalla leader di Fratelli d'Italia. Il caso riguardante una donna ucraina di 55 anni, immobilizzata e gettata sul marciapiede da un uomo di 27 anni, originario della Guinea e con lo status di richiedente asilo, entra fra gli argomenti della campagna elettorale in vista delle prossime elezioni. "Non si può rimanere in silenzio davanti a questo atroce episodio di violenza sessuale ai danni di una donna ucraina compiuto di giorno a Piacenza da un richiedente asilo - aveva scritto ieri Meloni, condividendo il video -. Un abbraccio a questa donna. Farò tutto ciò che mi sarà possibile per ridare sicurezza alle nostre città".

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Meloni, Letta e il frame dello stupro di Piacenza
Meloni, Letta e il frame dello stupro di Piacenza

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Oggi è arrivata la presa di posizione del segretario del Pd Letta, che ha attaccato Giorgia Meloni: "Faccio un appello a tutti perché tutti stiamo dentro i limiti della dignità e della decenza. Il video postato da Giorgia Meloni su uno stupro è un video indecente e indecoroso. C'è il rispetto delle persone che deve essere prima di tutto - ha aggiunto Letta - quindi invito tutti a fare una campagna elettorale in cui si parli delle cose e ci si confronti anche animatamente. Ma non si può essere irrispettosi dei diritti delle persone".

Immediata la replica, sempre via social, della Meloni che, a commento di una foto di Letta, ha scritto nel messaggio: "Non consento a Enrico Letta di diffondere menzogne sul mio conto e fare bieca propaganda sul gravissimo stupro di Piacenza. Il video pubblicato sui miei social è oscurato in modo da non far riconoscere la vittima ed è preso dal sito di un importante quotidiano nazionale, a differenza di quanto da lui sostenuto. Questi metodi diffamatori e che distorcono la realtà sono ormai caratteristici di una sinistra allo sbando, lo sappiamo tutti da tempo, ma a tutto c’è un limite. Soprattutto quando si parla di stupri e violenza sulle donne. E mi vergogno francamente di leader politici che mentre usano uno stupro per attaccare me non spendono una parola di solidarietà per la vittima, evidentemente per paura di dover affrontare il tema dell’emergenza sicurezza aggravato dall’immigrazione illegale di massa. Che livello".

La leader di FdI in un video ha poi aggiunto: "Enrico Letta, la lesione della dignità non è la condanna di uno stupro, è lo stupro. Perché di questo non parlate? Forse perché sennò rischiate di dover fare i conti con il fatto che la sicurezza è fuori controllo, anche grazie alle surreali politiche di immigrazione che avete portato avanti in questi anni?". Meloni spiega di aver pubblicato il filmato "per esprimere solidarietà alla vittima, per condannare l'accaduto e per chiedere giustizia. La sinistra insorge, perché secondo loro la pubblicazione è una lesione della dignità della vittima", mentre gli esponenti della sinistra "non spendono una parola per questa signora ucraina stuprata e una parola di condanna verso il suo stupratore. Parlano di me, attaccano me dicendo che io ledo la sua dignità".

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Le reazioni: Calenda, Fratoianni, Serracchiani

Sulla questione interviene anche Carlo Calenda. "Denunciare uno stupro è una cosa, mettere" sui social "il video in cui vede la persona stuprata, esponendola a una marea di persone che vanno a vederlo in modo morboso, è indegno di un paese civile", dice il leader di Azione, ospite di Coffee break su La7. "Meloni ha fatto una cosa indegna di paese civile, e contro le donne. Se fosse mia figlia o sua figlia, non vorremmo che fosse esposta sui social network mentre viene violentata, da una leader politica che si candida a governare il Paese".

Nicola Fratoianni, segretario di Sinistra Italiana, ha parlato della scelta di Meloni di rilanciare il video come di un "bieco sciacallaggio senza dignità. Chi lo compie non ha rispetto per le donne e per il vivere civile".

Oltre a Letta, dal fronte Pd arriva anche la voce di Laura Boldrini: "La scelta di Meloni di pubblicare il video di uno stupro è un modo becero di fare campagna elettorale. Grave che a destra lo sdegno sia a intermittenza, sulla base della nazionalità di chi commette il crimine. Si deve essere contro la violenza sulle donne sempre e comunque". Debora Serracchiani, capogruppo dei Dem alla Camera, ha invece twittato: "Non ho fatto girare né ho pubblicato il video dello stupro di Piacenza. Né lo farò mai. È una violenza ulteriore per la vittima e per tutte le donne".

Interviene anche la sindaca di Piacenza: "La persona ha subito già una violenza, con questo video ne sta subendo un'altra - commenta Katia Tarasconi (Pd) -. Se mi metto nei panni di questa donna penso che lei oggi non vorrebbe aprire internet e vedere cosa è successo".