Martedì 23 Aprile 2024

E l’archistar approva. Boeri: "Le piante non hanno colori politici. Silvio è nel giusto"

Il progettista del Bosco Verticale è anche il direttore di Forestami: "Se un leader dice di voler piantare un milione di alberi sono contento"

Il Bosco Verticale di Milano, uno dei simboli del capoluogo lombardo

Il Bosco Verticale di Milano, uno dei simboli del capoluogo lombardo

"Il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi promette un milione di nuovi alberi? Gli alberi non hanno colore politico. Se un leader dice che vuole piantarne di più, io sono contento. Più se ne parla, meglio è". Stefano Boeri, presidente della Fondazione per il Futuro delle città e direttore scientifico di Forestami, oltre che archistar di fama internazionale (è lui il progettista del pluripremiato Bosco Verticale di Milano), parla da anni di progetti di forestazione, un tema che, dopo le parole dell’ex premier, potrebbe diventare centrale nella campagna elettorale per le politiche del 25 settembre.

Boeri, è positivo che si parli di piantumare nuovi alberi in campagna elettorale?

"Certo, ma va precisato che il tema della piantumazione di nuovi alberi era già centrale nei programmi di Governo. Nel Pnrr, infatti, c’è già uno stanziamento di 330 milioni di euro per 6,6 milioni di nuove piante. Io credo che sia positivo che la politica, di qualsiasi colore, appoggi progetti di forestazione, perché è una sfida vitale per ridurre il calore che per tempi sempre più lunghi e in modo sempre più accentuato caratterizzerà la vita delle città non solo nei mesi estivi. È una sfida vitale anche per ripulire l’aria dall’inquinamento, produrre ossigeno, assorbire anidride carbonica e favorire la biodiversità. Negli ultimi anni, a livello nazionale, si sta facendo molto sul tema".

A cosa si riferisce?

"Il governo Draghi non solo si è impegnato con il Pnrr ma ha promosso la Fondazione per il Futuro delle città, di cui io sono presidente e Stefano Mancuso è il direttore scientifico, che ha posto il tema dei nuovi alberi come uno dei suoi obiettivi. È stato uno dei primi punti del Governo e del ministro Cingolani".

Lei aveva già iniziato a lavorare su questo tema a Milano con il progetto Forestami: tre milioni di nuovi alberi entro il 2030 nell’area metropolitana. L’esperienza Forestami servirà alla Fondazione per il Futuro delle città?

"Sì. Con Forestami mettiamo a disposizione un’esperienza avanzata. Finora sono stati piantati 330 mila alberi in un anno e mezzo. C’è una grande cura anche nella manutenzione delle piante, tanto che la moria delle ultime settimane ha colpito solo in piccola parte il patrimonio di Forestami. L’obiettivo finale per Milano resta i tre milioni di nuovi alberi, oltre ai 6,6 milioni previsto con i fondi del Pnrr. I numeri sono questi. Ma non è finita. A livello europeo si dice che bisognerà piantare tre miliardi di alberi entro il 2030. E la Cina ha ha lanciato il progetto di 70 miliardi di alberi".

A leggere questi numeri, vien da pensare che il milione di nuovi alberi promessi da Berlusconi sia un obiettivo sottodimensionato. O no?

"È talmente importante questa sfida, che io vorrei cogliere gli aspetti positivi delle parole legate all’aumento degli alberi in Italia. Poi, naturalmente, progetti del genere richiedono competenze adeguate e un coordinamento tra Governo e Comuni".

Alberi a parte, questa campagna elettorale si svolge per la prima volta in estate, in un momento in cui il problema del riscaldamento globale si può toccare con mano, dalla tragedia della Marmolada alla siccità...

"Forestazione ed energie rinnovabili sono due pilastri di una stessa visione. Su questi aspetti il Governo di unità nazionale ha fatto molto. Mi auguro che qualunque sia il prossimo Governo si continui nella stessa direzione, approvata da tutti i partiti".

Tutti ambientalisti?

"Non vedo opposizione al fatto di migliorare la qualità della vita e a dare più spazio al verde. Queste cose dovrebbero essere nei programmi di tutti i partiti".

A Milano il sindaco Giuseppe Sala parla spesso di temi ambientali. Il Comune sta facendo abbastanza in questo senso?

"Milano è una bellissima anomalia. Sulla forestazione c’è una convergenza tra Comune, Regione e Governo".

L’ordinanza del sindaco sul risparmio di acqua, però, ha provocato polemiche ed è stata corretta. Andrebbe cancellata?

"Tante città hanno adottato ordinanze del genere. Milano l’ha corretta, giustamente, perché la falda è molto alta".