Mercoledì 24 Aprile 2024

Candidata capolista a Caserta e i post filo-Putin, scoppia il caso nel Terzo Polo

Stefania Modestino nel mirino dei social, Calenda fa mea culpa: "Nostro errore non aver verificato"

Il leader di Azione Carlo Calenda  (Ansa)

Il leader di Azione Carlo Calenda (Ansa)

caserta, 23 agosto 2022 - Per i candidati alle elezioni politiche 2022  non c'è diritto all'oblio. Il loro passato è tutto sui social, e a volte può essere molto scomodo. Nel caso di Stefania Modestino il passato in questione non è poi così passato. La capolista al Senato a Caserta per Azione è finita nella bufera per le sue posizioni sulla guerra in Ucraina, declamate su Facebook nei mesi scorsi. Posizioni che mal si conciliano con quelle dell'atlantista  Calenda. Molti i commenti filo Putin, il sostegno a tesi complottiste e i complimenti agli interventi televisivi dei professori Alessandro Orsini e Donatella di Cesare.  Apprezzamenti anche all'Anpi sulle "responsabilità degli Usa" nella guerra e pure al presidente bielorusso Aleksandr Lukashenko: "Bravo Lukashenko…sta facendo quello che l'Europa non è stata capace o non ha voluto fare per compiacere Biden". Non manca un attacco alla presidente della commissione Ue, Ursula Von der Leyen definita "la femme de chambre di Biden", mentre il presidente francese Emmanuel Macron viene chiamato "fattorino". 

Difficile che tutto questo 'pacchetto' social passasse inosservato. E infatti così non è stato. Quei post sono arrivati tra le mani di Calenda, che fa subito mea culpa. La Modestino "è stata segnalata dal territorio - twitta il leader di Azione - è un'insegnante e giornalista impegnata nel sociale a Caserta. Errore nostro non aver verificato i post su politica estera. Me ne assumo la responsabilità". Che fine farà la prof? "Stiamo gestendo la cosa", temporeggia Calenda. 

Intanto la diretta interessata ha provveduto a cancellare tutti i posti incriminati, correndo ai ripari con un'autodifesa social. "Sono convintamente atlantista e europeista e che condanno appieno l'invasione dell'Ucraina da parte di Putin non solo come pacifista, ma perché sono convinta che sia essenziale il valore della indipendenza dei popoli e degli Stati", argomenta sul suo profilo Facebook. I suoi post passati "sono stati strumentalizzati". 

"Mi hanno contestato indirettamente  - spiega - e già questo la dice lunga, di aver riconosciuto il pensiero del prof Orsini, quando, invece , contestavo le critiche che gli erano mosse nell'insegnare ai suoi alunni la necessità di saper ragionare da indipendenti". 

Proseguendo, la Modestino scrive anche: "Sono una sostenitrice del pensiero unico (un lapsus? Ndr) che deriva dalla mia formazione crociana e devo proprio a questo tipo di formazione la capacità di critica in un determinato contesto". E ancora: "Il Pensiero Unico è la morte del pensiero e di una intera società: nella storia il pensiero unico fu di coloro che condannarono Galileo. Questo è quello che da sempre provo ad insegnare ai mei alunni".

Basterà a salvare il posto in lista?