Soldi Russia ai partiti, Urso (Copasir): "Solleciterò Usa a darci informazioni"

Salvini: "Fake news". Meloni: "Fratelli d'Italia non prende fondi dall'estero". Letta: "Verità prima del voto". Di Maio: "Potrebbe esseci più di un dossier"

Roma, 14 settembre 2022 - "Al momento non esistono notizie che ci sia l'Italia tra i Paesi coinvolti". Così Adolfo Urso, presidente del Copasir ad Agorà su Rai 3 ha smentito che il nostro Paese venga citato nel rapporto dell'intelligence Usa su finanziamenti della Russia a partiti di Paesi esteri. "Mi sono confrontato con l'Autorità delegata alla sicurezza della Repubblica Franco Gabrielli", ha detto il parlamentare di Fratelli d'Italia. Secondo il dossier statunitense dal 2014 a oggi Vladimir Putin avrebbe elargito 300 milioni di dollari ai partiti politici in diversi Paesi del mondo. "Ho concordato con Gabrielli di fare comunque una riunione con il Copasir, penso per venerdì, e vedremo se ci saranno ulteriori notizie", ha aggiunto Urso che oggi è a Washington.  "Nei miei incontri qui a Washington solleciterò i miei interlocutori americani a dare il prima possibile informazioni al governo italiano", ha detto. iDunque al momento l'Italia non risulta tra i Paesi coinvolti "ma le cose possono sempre cambiare", ha aggiunto. 

 

Intanto il nuovo Russiagate irrompe nella campagna elettorale. 

Il rapporto degli 007

L'informazione sui presunti finanziamenti russi è contenuta in una nota interna inviata lunedì dal Dipartimento di Stato Usa ad ambasciate e consolati americani in Europa, Asia del Sud e Nord Africa. Il cablogramma è firmato dal Segretario di Stato, Antony Blinken, non contiene nomi o Paesi ma Washington informerà direttamente le nazioni coinvolte. Un rapporto del Washington Post svelò che anche le elezioni presidenziali 2016 vinte da Donald Trump vennero influenzate da Putin.

Matteo Salvini

Il leader della Lega Matteo Salvini bolla come fake news le indiscrezioni Usa e minaccia querele. "Mai chiesti e mai presi soldi, rubli, euro, dinari, dollari dalla Russia, l'unica cosa che portai a casa da Mosca quando andai per lavoro fu per mia figlia un pericoloso e sovversivo personaggio dei cartoni, Masha e orso. Strano che ogni volta, a dieci giorni dal voto, arrivino queste fake news: sono anni che ci sono indagini aperte, non è mai stato trovato nulla perché non c'é nulla. Altra cosa è lavorare per la pace e cercare di fermare la guerra. Se qualcuno ha preso soldi lo dica. Mi sembra che qualcuno soprattutto a sinistra usi questa storia per non parlare di Italia, italiani, bollette, cartelle esattoriali e lavoro. Chi aiuta la Lega lo fa in Italia, in modo trasparente e spontaneo".

Giorgia Meloni

Giorgia Meloni, dal canto suo, assicura che Fratelli d'Italia "non prende soldi dagli stranieri". "Le nostre fonti di finanziamento sono verificabili - chiarisce intervenendo su Radio 24 - Ovviamente è importante sapere se le scelte che alcuni fanno sono convinte o se sono imbeccate da qualcuno". E sd emergesse che la Lega ha avuto finanziamenti? "Io penso che non risulterà: sono mesi che se ne parla e non c'è niente di concreto", risponde la leader di FdI. 

Luigi Di Maio

"Voglio capire dalla commissione di inchiesta se ci sono relazioni economiche, finanziarie o politiche tra partiti italiani e Putin", dice iil ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, da Napoli ribadendo che "il primo importante atto da fare è la commissione d'inchiesta. Il dossier potrebbe anche non essere uno". Per Di Maio il presidente russo "è quello che ci fa scoppiare le bollette dell'energia e sta impoverendo le famiglie". 

Enrico Letta

Chiede verità sulla vicenda il Pd. "Questa sconvolgente rivelazione sui possibili finanziamenti russi ai partiti politici ha sconvolto il film della campagna elettorale - dice il segretario Enrico Letta -. Bisogna chiedere la verità oggi rispetto a questa vicenda, prima del voto. Lo chiediamo al governo, se ha delle evidenze bisogna che vengano immediatamente mostrate e oggetto del dibattito politico. Chiediamo al governo di dirlo subito, chiediamo che venga fatta chiarezza, è di per sé una vicenda gravissima".

Silvio Berlusconi

"Le rassicurazioni del Copasir ovviamente mi fanno piacere. Ma di questa vicenda davvero non so nulla, se non quello che leggo sui giornali e sulle agenzie di stampa". Lo dice Silvio Berlusconi, intervistato a Controcorrente, questa sera su Rete 4, sul tema dei soldi ai partiti occidentali da parte dei russi, dopo le rivelazioni Usa. "Solo due cose posso dire con certezza: prima di tutto che Forza Italia naturalmente non è coinvolta in alcun modo in questa faccenda. Il nostro finanziamento è quanto di più trasparente ci può essere anche perché fino a quando la legge lo ha consentito me ne sono fatto carico integralmente io", ha ricordato. "La seconda certezza è che gli unici fondi provenienti da Mosca che finora sono stati dimostrati e accertati sono quelli che ha incassato il Partito comunista italiano per tutti gli anni della guerra fredda, anche quando i missili nucleari sovietici erano puntati sul nostro Paese. E questo è nell'album di famiglia della sinistra italiana, fa parte di una storia che non hanno mai rinnegato", conclude il leader azzurro.

Matteo Renzi

"Isoldi russi? Non verrà fuori un rublo che finisce nelle tasche di un partito". Lo ha detto il leader di Italia viva, Matteo Renzi, ospite di Porta a Porta su Raiuno. Citando le campagne referendarie per la Brexit e sulla riforma costituzionale varata dal suo governo nel 2016, Renzi ha aggiunto: "La propaganda russa è sempre intervenuta sulle campagne elettorali ma non credo che da questa vicenda deriverà una `september surprise', una sorpresa di settembre: non credo che questa cosa farà cambiare idea agli italiani".

Ursula von der Leyen

E sul tema delle ingerenze straniere è intervenuta anche Ursula von der Leyen nel suo discorso sullo Stato dell'Unione al Parlamento europeo. "Non dobbiamo perdere di vista il modo in cui gli autocrati stranieri prendono di mira i nostri Paesi - ha detto la presidente della Commissione europea -. Entità straniere finanziano istituti che minano i nostri valori. La loro disinformazione si sta diffondendo da Internet alle aule delle nostre università. Dobbiamo proteggerci meglio dalle interferenze maligne. Per questo motivo presenteremo un 'pacchetto per la Difesa della democrazià. Porterà alla luce le influenze straniere occulte e i finanziamenti loschi. Non permetteremo a nessun cavallo di Troia dell'autocrazia di attaccare le nostre democrazie dall'interno".