Senato, Renzi attacca il Pd e apre al Governo: "Pronti a dare un mano"

Il leader di Italia viva: "Sulle riforme istituzionali ci saremo, un no a prescindere è sbagliato". Accuse ai dem su rappresentanza femminile e merito

Matteo Renzi nel corso del suo intervento al Senato

Matteo Renzi nel corso del suo intervento al Senato

Ha esordito annunciando il no del Terzo polo alla fiducia, poi ha dedicato gran parte del dicorso ad attaccare gli altri partiti d'opposizione, il Pd in particolare.  Matteo Renzi ha parlato al Senato appena prima di Silvio Berlusconi, una scansione temporale che ha di colpo rianimato il dibattio a Palazzo Madama, mettendo in fila i due interventi più attesi della giornata. 

"La presidente del consiglio è una donna. Ha vinto. E l'unico argomento che possiamo trovare è andare ad attaccare la rappresentanza femminile; questo non è ridicolo, questo è masochismo", ha detto Renzi in riferimento all'intervento di ieri alla Camera da parte della capogruppo Pd, Debora Serrachiani. Pd attaccato anche su un'altra questione, quella del merito che tante discussioni ha suscitato in questi giorni. "Io non riesco a capire come sia possibile che il primo argomento di discussione sia attaccare la maggioranza per il merito, per il nome dato a un ministero. Lo dico a Simona Malpezzi che era una pasdaran del fatto che bisognasse inserire il merito nella buona scuola". Frecciate al suo ex partito anche nel rivolgersi a Meloni: ""Le faremo opposizione, a viso aperto, con la politica, non con il vocabolario». 

Per il resto, parole più di apertura che di sbarramento. "Le auguro di vincere la sfida del governo, sapendo che noi saremo da un'altra parte. Lei ha fatto un'apertura sulla riforme istituzionali. Se la maggioranza vorrà davvero sfidarci, ad esempio sull'elezione diretta del presidente del Consiglio, quello che noi chiamavamo il 'Sindaco d'Italia', noi ci saremo. Un no a prescindere è sbagliato". Poi una battuta: "Lei ha detto che nel caso andrò avanti da sola, per esperienza personale non lo consiglio...". Infine, riprendendo le citazioni del 'Pantheon femminile' fatte ieri da Meloni alla Camera, Renzi ha citato una frase di Alda Merini: "La miglior vendetta è la felicità. Non c'è niente che faccia impazzire la gente che vederti felice. Si ricordi di essere felice. Noi le saremo lealmente contro ma saremo sempre lealmente pronti a dare una mano per l'interesse del Paese".