Ragazzi alle urne, promesse e miracoli. Le gaffe dei partiti a caccia dei giovani

Da destra a sinistra valanga di mirabolanti impegni per gli under 25. Stage pagati, meno tasse, ma anche il ritorno del servizio militare

Il sondaggio sui social network

Il sondaggio sui social network

Roma, 30 agosto 2022 - Gli aspiranti presidenti del Consiglio hanno scoperto TikTok, dove la maggior parte degli utenti ha fra i 16 e i 24 anni. Non deve sorprenderci: fra quei giovani ce ne sono tanti che possono andare alle urne. Stavolta oltretutto i diciottenni possono anche votare per il Senato, quindi è normale che i politici cerchino di essere ovunque, sui social, per veicolare le proprie proposte. Ma quali sono?

Il Terzo Polo lancia l’azzeramento della tassazione per i giovani fino a 25 anni. Il centrodestra punta su reintroduzione e rafforzamento del sistema del prestito d’onore per studenti universitari e sull’introduzione di borse di studio universitarie per meriti sportivi. La Lega, per stare al centrodestra, lancia l’idea di una tassa del 5 per cento per un giovane che apre la prima partita Iva e una proposta di legge per togliere il numero chiuso a medicina, ma vuole anche rimettere il servizio militare "per un annetto": l’apoteosi del tempo buttato. Giorgia Meloni vuole valorizzare lo sport contro le "devianze" (al che Enrico Letta, pensando che la presidente di Fratelli d’Italia volesse abolire le diversità, se n’è uscito con un "viva le devianze" che suonava come un "viva la droga"). Il Pd propone una dote di diecimila euro erogata al compimento dei 18 anni, sulla base dell’Isee familiare, per coprire le spese relative alla casa, all’istruzione e all’avvio di un’attività lavorativa. Il M5s propone il riscatto gratuito della laurea, l’eliminazione di stage e tirocini gratuiti e la stabilizzazione degli sgravi per l’acquisto della prima casa. Impegno Civico di Di Maio & Tabacci lancia un fondo di garanzia per coprire l’anticipo che serve ad accendere il muto per la prima casa. E via così.

Leggi anche: 

Approfondisci:

Su TikTok arriva il 'Centro elezioni 2022'

Su TikTok arriva il 'Centro elezioni 2022'

Ora, scrivere le proposte non basta: bisogna farle conoscere al pubblico. Anche sui mezzi di comunicazione considerati non tradizionali dai politici più maturi, che hanno però spin doctor pronti a spiegare come si veicola meglio il messaggio. Si pensi soltanto ai leader nazionali che costantemente vanno a farsi intervistare su Twitch da Ivan Grieco (210 mila follower) o agli approfondimenti quotidiani di Rick DuFer con il suo Daily Cogito (167 mila iscritti) e Alessandro “Shy” Masala con il suo Breaking Italy (756 mila iscritti) su YouTube, apprezzati da un pubblico che magari non legge i giornali, ma è disponibile a informarsi attraverso video e podcast.

La brevità e la rapidità della campagna elettorale balneare 2022 costringono i leader di partito ad attrezzarsi in fretta, forse persino a essere un po’ ingenui, nei modi e anche nei contenuti (giovani e politica: chi offre di più?). Nel 2019 Matteo Salvini sbarcò su TikTok e fu oggetto di molte critiche. Adesso sono arrivati anche gli altri. C’è Carlo Calenda e c’è Beppe Conte. Persino Silvio Berlusconi ha detto che farà il suo primo video su TikTok.

Essere ovunque non è un’invenzione comunicativa di adesso. Barack Obama negli Stati Uniti, durante la sua presidenza, utilizzò tutti i social e le piattaforme più popolari di allora, come nel famoso video su Buzzfeed per lanciare la sua campagna sul Medicare. "Obama, celebrity simpatica e dotata di autoironia, riusciva a far parlare di sé ogni giorno", ha detto una volta il professor Gianpietro Mazzoleni, autore insieme a Roberta Bracciale di un saggio per il Mulino dal titolo: La politica pop online. I meme e le nuove sfide della comunicazione politica.

Insomma, la politica cerca costantemente di attirare i giovani, soprattutto quando c’è una campagna elettorale. Al netto tuttavia dei social media usati per apparire come “uno di noi”, da usare con moderazione per non sembrare una macchietta, la domanda resta sempre una e la possiamo fare anche offline: molto belle queste proposte, ma chi paga?