Governo Meloni, primo Consiglio dei ministri: Cingolani resterà come consulente

La premier: ha lavorato bene come ministro, ci aiuterà a titolo gratuito sul tema dell'energia. Ruolo concordato con Draghi

Roma - E' durato circa mezz'ora il primo Consiglio dei ministri del governo Meloni, convocato subito dopo il passaggio di consegne con Mario Draghi. Il Cdm si è aperto con un "sentito ringraziamento" al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, secodno quanto rifertio da una nota di Palazzo Chigi.

Essenzialmente 'burocratico' il lavoro del primo Consiglio dei ministri, durato infatti appena mezz'ora. Il Cdm ha approvato la nomina di Antonio Tajani e Matteo Salvini a vicepremier, quella di Alfredo Mantovano sottosegratrio alla Presidenza del Consiglio e segretario dello stesso Cdm, nonché gli incarichi per i 9 ministri senza portafoglio. Paolo Zangrillo ministro della Pubblica amministrazione, una volta terminato il Cdm ha riferitto che "nell'auguraci buon lavoro", Giorgia Meloni "ci ha esortato a non dimenticare mai che fare il ministro oltre a essere un onore è una grande responsabilità, soprattutto in un momento così difficile per la nazione come quello che stiamo vivendo".

Il tavolo del primo Cdm del governo Meloni
Il tavolo del primo Cdm del governo Meloni

Un dato politico è tuttavia emerso e a rilvelarlo è stata la stessa Meloni: Roberto Cingolani, ministro alla Trasnazione ecologica uscente, sarà consulente di Palazzo Chigi per l'energia. "Cingolani ci aiuterà, a titolo gratuito. Ha fatto bene da ministro, in questa fase può essere un punto di riferimento sul tema dell'energia", ha detto la neo premier. Lo stesso Cingolani ha quindi specificato che il suo ruolo sarà quello di "advisor energia", incarico non retribuito che ricoprirà "con spirito construttivo". Il ruolo è stato concordato con Meloni ma anche con Draghi, perché occorre terminare il lavoro sul price cap e sul rigassificatore. "C'è da finire tutto il lavoro sul tetto al prezzo del gas, che è stato sì approvato, ma ora bisogna lavorare su termini e condizioni. Ora lavorerò con il mio successore (Gilberto Pichetto Fratin, ndr)", ha speigato Cingolani.