Partiti e candidati delle elezioni 2022: tutto quello che c'è da sapere

Schieramenti, nomi, liste, programmi: tutti i protagonisti della sfida del 25 settembre

Verso le elezioni politiche (ImagoE)

Verso le elezioni politiche (ImagoE)

Roma, 23 settembre 2022 – Non tutti sono politologi. Al di là delle certezze sbandierate sui social e nelle chiacchiere al bar, in molti si chiedono per chi votare alle elezioni politiche del 25 settembre. Una scelta che comporta la conoscenza dei partiti e dei candidati in lizza, quantomeno di quelli principali.

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I partiti

Sono 75 i contrassegni ammessi dal Viminale, ma non tutti saranno presenti in ogni regione. Partiamo dalle coalizioni, cioè da chi ha unito le proprie forze per cercare di conquistare seggi nei collegi uninominali, dove si vota col sistema maggioritario. Il centrodestra si presenta al completo con Fratelli d'Italia, Lega, Forza Italia e Noi Moderati, la formazione centrista frutto dell’unione tra Coraggio Italia di Brugnaro, Italia al Centro di Toti, Noi con l’Italia di Lupi e Udc.

Dall'altra parte, stando al vecchio schema bipolare, ci sono Partito Democratico, l’Alleanza Verdi-Sinistra, +Europa e Impegno Civico di Luigi Di Maio. Corrono da soli Movimento 5 Stelle, Azione-Italia Viva di Calenda e Renzi, ItalExit di Paragone, Unione Popolare di De Magistris, Italia Sovrana e Popolare (i comunisti di Rizzo & Co.) e Alternativa per l’Italia.

Quanto ai programmi, il centrodestra punta su filo-atlantismo (al netto dello scetticismo di Salvini sulle sanzioni alla Russia), flat tax (ma la Meloni la vorrebbe solo per i redditi incrementali), freno all’immigrazione clandestina, presidenzialismo e autonomia differenziata delle Regioni.

Il Pd risponde con la rimodulazione dell’Irpef, la parità salariale e la dote di 10mila euro per i diciottenni da ricavare con una sorta di patrimoniale. Ma i dem e la sinistra rilanciano pure sulla proposta di legge Zan e lo Ius Scholae.

I Cinque Stelle difendono Superbonus e Reddito di cittadinanza e propongono ulteriori aiuti alle famiglie e alle imprese in piena crisi energetica.

Il Terzo Polo formato da Azione e Italia Viva predica il ritorno di Mario Draghi a Palazzo Chigi e la conseguente adozione dell’agenda del premier uscente: atlantismo, europeismo, sostegno all’Ucraina, riforma della concorrenza.

ItalExit, Italia Sovrana e Popolare, e Alternativa per l’Italia sono accomunati dalla critica alla gestione della pandemia. Gianluigi Paragone propugna fin dal nome del partito l’uscita dell’Italia dall’Unione Europea. Marco Rizzo vuole rompere anche con la Nato. Luigi De Magistris punta su pace, sanità pubblica, ambiente, salari più alti e diritti.

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I candidati

Sono 5.558 le persone a caccia di un seggio in Parlamento. Domenica 25 settembre si contenderanno i 600 posti (400 alla Camera, 200 al Senato) rimasti in Parlamento dopo la riforma costituzionale che ne ha tagliati 345. Per la Camera lotteranno in 1.314 per i collegi uninominali e 2.265 per quelli plurinominali: per il Senato, sono 646 i candidati per i collegi uninominali e 1.197 per i plurinominali. Per il voto all'estero, si presentano 95 aspiranti deputati e 41 aspiranti senatori.

Tra i big, il segretario del Pd, Enrico Letta, è capolista a Milano e lancia la sfida alla Lega nel Veneto. Giuseppe Conte scommette sui collegi di Lombardia, Puglia, Campania e Sicilia, mentre il suo rivale, Luigi Di Maio (leader di Impegno Civico sotto le insegne dem) se la gioca a Napoli-Fuorigrotta contro Maria Rosaria Rossi (centrodestra), Mara Carfagna (Azione-Italia Viva) e Sergio Costa (Movimento 5 stelle). Non esattamente una passeggiata.

Matteo Salvini si candida nella sua Milano, cinque i collegi per Giorgia Meloni: Abruzzo, Lazio, Lombardia, Puglia e Sicilia. E i nuovi ‘acquisti’ di Fratelli d’Italia? Giulio Tremonti sarà in pista in Lombardia, Carlo Nordio in Veneto.

Silvio Berlusconi è capolista al Senato in Piemonte, Lazio, Campania e nella ‘sua’ Monza. Inoltre, schiera la compagna Marta Fascina in Lombardia, dove corre per un seggio da deputata; Antonio Tajani nel Lazio, Licia Ronzulli in Lombardia; la presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati, esiliata dal suo Veneto, ci prova in Basilicata.

A Roma il duello è tra gli ex alleati Emma Bonino (+Europa) e Carlo Calenda, frontman del sodalizio Azione-Italia Viva.