Il pagellone elettorale dei Socialisti Gaudenti del 28 agosto

Ecco la rubrica satirica settimanale a cura dei Socialisti Gaudenti

Il pagellone elettorale

Il pagellone elettorale

Salvini 3: Giorgia Meloni ha fatto anche cose buone: farlo sparire.

Enrico Letta 4: se non inizia a darsi una mossa finirà anche peggio delle aspettative della vigilia. "Letta, dì una cosa di sinistra! Dì una cosa anche non di sinistra, di civiltà! Letta, dì una cosa, dì qualcosa, reagisci!" Bello il meme della pasta.

Meloni 0: prima la devianza, poi pubblica il video di uno stupro. Per la prossima settimana ci aspettiamo video di quelli che si fanno scoppiare brufoli enormi sulla schiena e il meglio di Pio e Amedeo. Crescerà pure nei sondaggi ma oggi è zero nel pagellone. Speriamo lo dimentichi quando dovrà decidere della nostra libertà.

Conte 6: rompe l'accordo col PD in Sicilia all'ultimo momento, fa le liste come gli pare e piace, ruba voti a sinistra perché ormai si è calato nella parte del Che Guevara di Puglia. Vediamo un netto miglioramento rispetto alle settimane passate e poi se non gli do almeno 6 mi tocca discutere con mio suocero che è grande fan.

Civati e Casini 10: sicuramente la coppia di questa fine estate, almeno a Bologna. Chi voterà Civati (candidato con Verdi e Sinistra Italiana al plurinominale) voterà automaticamente per Casini all'uninominale. Neanche Dante avrebbe immaginato un contrappasso simile, ci è riuscito Ettore Rosato.

Rosato 1: e allora, visto che ci siamo, coinvolgiamo anche lui in questo giochino. È riuscito a prendere il peggio di tutti i sistemi elettorali esistenti sul pianeta e a creare questa mostruosa chimera che dura già da due elezioni, comunque due più dell'Italicum. Ve lo ricordate l'Italicum?

Calenda 7: fa lo stesso gioco di Conte ma da destra. Anche lui si ritrova nelle liste filo-putiniani e negazionisti del Covid, oltre che una persona che crede che tra Ginevra e il Gran Sasso ci sia un tunnel dentro il quale viaggiano i neutrini.

Di Maio 6: il giorno in cui va da Zelensky a Kiev pubblica un fotomontaggio sui social in cui la sua faccia è appiccicata sul corpo di Rocky mentre sfida Ivan Drago (che ha però la faccia di Salvini). Autostima livello Colonnello Petrucci.

Renzi 6: fa l'unica cosa che può garantirgli il ritorno in Parlamento, ossia niente. Fa fare tutto a Calenda, il suo taxi per Roma. Italia (fingersi morta per restare) viva. Draghi, 8: dietro quei sorrisi e quei bei discorsi sull'unità nazionale, intrisi di ottimismo e positività, si cela un pensiero sincero quanto condiviso: "Andatevene affanc*ulo tutti. Appena posso lo mollo 'sto governo."

Sanna Marin 10: chiede scusa per aver ballato nel tempo libero. Ora aspettiamo che qualche politico chieda scusa per come ha governato.

Berlusconi 5: dopo una campagna acquisti spumeggiante, il suo Monza (dove è candidato all'uninominale) si ritrova ultimo in classifica con 3 sconfitte su 3. L'unico fronte su cui si sta realmente impegnando e questi sono i risultati.