Mercoledì 24 Aprile 2024

Le pagelle dei Socialisti Gaudenti del 2 ottobre 2022

Meloni ha vinto: ora potrà non mandare in onda la puntata di Peppa Pig. Letta dagli occhi della tigre al riflesso del bradipo

Le pagelle del 2 ottobre 2022

Le pagelle del 2 ottobre 2022

Roma, 2 ottobre 2022 - Ecco le pagelle politiche a una settimana dal voto del 25 settembre.

Meloni, 8 

Ha vinto le elezioni, ora potrà finalmente mantenere fede alla sua promessa più importante: non mandare in onda la puntata di Peppa Pig con due madri. Invece, per i treni in orario ancora nulla. Ps. preferiamo Ventotene ad Aliano.  

Letta, 2 

E' passato dagli occhi della tigre al riflesso del bradipo. Ricorderemo questa sua campagna elettorale per “scegli: il guanciale o la pancetta” e per il “Forza Pisa!” in piazza a Livorno (perdendo anche il collegio). Sbaglia tutto quello che c’era da sbagliare, ma fa comunque meglio del 18,7% di Renzi.  

Renzi, 7

Riesce a farsi eleggere al Senato insieme ai suoi fedelissimi senza far nulla, facendo fare tutto il lavoro a Calenda. Seggio di cittadinanza.  

Di Maio, 0,5%

Ha raccolto più meme che voti, ma mantiene la promessa di non fare più di due mandati. Grazie per tutti i meme e i congiuntivi, ci mancherai Gigino.  

Salvini, 3

Meloni ha già fatto anche cose buone, tipo farlo sparire. Portandosi via anche Pillon.

Conte, 7

Dimezza i voti del M5S ma la chiama rimonta. Un po’ come quando dopo aver firmato i decreti Salvini si dichiarò progressista. Qualche mese fa lo davano tutti per spacciato, ora siede al tavolo e giustamente pretende un ruolo. Un voto in più per le sue adorabili fossette quando sorride.  

Rosato, 1

Non era ancora nato quando nel 1953 venne promulgata la “legge truffa”, la legge elettorale che dava il 65% dei seggi alla lista (o al gruppo di liste collegate) che avesse superato il 50% dei voti validi. Col suo Rosatellum, la destra con il 44% dei voti prende il 60% dei seggi. Meloni dovrebbe premiare almeno con un posto da sottosegretario.  

Berlusconi, 8

Dato per finito, ritorna in Senato e porta Forza Italia all’8%. E’ passato da "aboliremo l’Ici sulla prima casa" ai video su Tik Tok, dalla Champions col Milan alla lotta per non retrocedere col Monza, ma a 86 anni, con i suoi seggi e i suoi voti è ancora determinante nella politica italiana.

Calenda, 4

Il terzo polo, anzi quarto, non sfonda, viene superato pure da Forza Italia e non alleandosi con il centrosinistra regala tutti i seggi uninominali in bilico alla destra impedendo la realizzazione dell’unico punto del suo programma: il ritorno di Draghi. Realizza però l’unico punto nel programma di Renzi: il suo ritorno in Senato. Ora siamo in attesa di capire dove si candiderà tra sei mesi.  

Tabacci, 7

Con un partito del 0,5% riesce a farsi rieleggere per la settima legislatura in Parlamento. Di Maio può solo imparare. Ancora una volta la Prima Repubblica batte la terza (o quello che è).  

Casini, 9

In Parlamento dal 1983, eletto e rieletto col proporzionale, col Mattarellum, col Porcellum, col Rosatellum e probabilmente verrebbe rieletto anche col sorteggio. Che sia candidato col centro, col centrodestra o col centrosinistra lui tra gli eletti c’è sempre. Anche se voti Civati. Immortale.

Paragone, 3

Voleva uscire dall'Unione europea, è uscito dal Parlamento.