Mercoledì 24 Aprile 2024

Nuovo governo e Parlamento: le pagelle dei protagonisti

Segre la saggezza che conforta, La Russa non cade nella nostalgia del passato, Berlusconi battuto su tutti i fronti

Elegante, un esempio di stile, nessuna vena polemica, ma la certezza che i problemi si affrontano e che si deve sperare sempre per il meglio. La saggezza che conforta in nome di valori che fondano e rimangono patrimonio di tutto il Paese. Con la consapevolezza che questi valori siano accettati da tutti, nonostante le bufere che attendono l’Occidente

Lorenzo Fontana è il nuovo presidente della Camera. Ipotesi Zan vice

La Russa 7

Una lunga carriera politica alle spalle. Combattente di parte da sempre, non cade nella nostalgia del passato. Si presenta come uomo delle istituzioni deciso (per lo meno a parole) a difendere il ruolo del Senato. Omaggia Liliana Segre. Si rinnova. Vedremo. Ora lo attendono molte prove della verità

Fontana 7

Ci si aspettavano contestazioni feroci per questo leghista che non nasconde le sue idee ultraconservatrici. E invece trionfa nel senso letterale del termine. Anche perché la sinistra non c’è. Lo attende un ruolo di mediatore in una Camera a nettissima prevalenza di centrodestra

Meloni 8

Non estremizza, si pone come la “donna del fare”. Non perde mai la pazienza, è sorridente e mette un suo stretto collaboratore alla seconda carica dello Stato. Per lei è primavera. E dire che la situazione che l’aspetta è molto, molto difficile in termini concreti. Roba invernale, insomma...

Berlusconi 4

Battuto su tutti i fronti (in primis la presidenza del Senato) non può godersi il ritorno nelle istituzioni. Non si capisce la sua strategia nelle trattative e il diverbio con La Russa mostra la sua frustrazione. Per non parlare dell’appunto in cui giudica con parole durissime l’atteggiamento della Meloni

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Salvini 7

Tira fuori la carta provocatoria a sorpresa e nessuno (a parte un po’ di sinistra) osa contraddirlo. Piazza al vertice della Camera un suo fedelissimo e dimostra una certa capacità di movimento. Il No al Viminale lo ha risvegliato? I malumori nella Lega lo hanno portato a giocare il tutto per tutto?

Letta 5

Ininfluente, come sovente gli accade. Ne indovina poche e la candidatura di bandiera per la presidenza della Camera non è delle più brillanti. Batibecca coi centristi. Insomma, la sinistra va rifondata. Con una certa urgenza, se no sono guai per il Paese che soffre di troppi squilibri politici

Renzi 7

Tattico è un tattico, non ci piove. Ed è abile: fa in modo che tutti sospettino di un suo aiuto a La Russa. Salvo smentire con vigore. Risultato: si è ripreso (almeno per un giorno) il centro della scena. Piaccia o non piaccia. Picchia duro sul Pd, esagerando volutamente nella polemica con Letta

Conte 6

Ancora si gode il risultato del voto del 25 settembre, ma non è apparso protagonista nelle scelte istituzionali. Ma lui sorride. Ma deve rendersi conto che, se davvero la sua è metamorfosi che porta i 5 Stelle a sinistra, dovrà fare una opposizione senza se e senza ma alle destre imperanti