Il pagellone elettorale: promossi e bocciati della settimana

Rubrica satirica a cura dei Socialisti Gaudenti

Il pagellone dei Socialisti Guadenti

Il pagellone dei Socialisti Guadenti

Calenda, 6: non capiamo se voglia candidarsi a fare il premier o a essere con Letta la coppia dell’estate. Per il momento insieme hanno oscurato Ilary e Totti ma non Salvini e Meloni. Giani, 8: il suo tuffo, col costume leopardato nell'Arno a Stia, vicino alla sorgente, è tra le cose più belle della campagna elettorale. Immaginate com’è tutto il resto. Di Maio, 4: da “mai col partito di Bibbiano” a quasi candidato col Pd a Bibbiano. Riesce a presentare uno dei simboli più brutti della storia delle campagne elettorali, con un richiamo ad Api di Rutelli. Per ora è disastroso come Gresko all’Inter. Renzi, 2: chiama Orlando e Provenzano “comunisti” pensando di offenderli: prova a superare il 3% facendo il cosplay di Berlusconi? Per nonno che legge il pagellone: poi ti spiego cosa significa cosplay Enrico Letta, 6: di incoraggiamento, provateci voi a mettere insieme Calenda, Fratoianni, Di Maio, Tabacci, Richetti anche solo per un caffè. Però grazie a lui e alle sue allenze gli italiani stanno capendo cos'è il poliamore Meloni, 7: sembra la sorella gentile di quella che faceva i comizi in Spagna. Se continua così per tranquillizzare gli italiani dirà "Io sono Giorgia, sono un genitore, sono un'europea, sono democristiana". Noi speriamo comunque di non finire al confino dopo il 25 settembre. Carfagna, 6: una media tra il 10 di solidarietà per gli insulti sessisti ricevuti dagli ex compagni di partito. E il 2 per essere andata da Calenda che un tempo definiva "un ragazzino viziato e cafone". Gelmini, 2: è subito nostalgia per la piazza, gli scioperi, i cortei, l'occupazione. La sua presenza nelle liste del centrosinistra potrebbe essere l'unico motivo per votare Conte Fratoianni, 7: al momento l'uomo più corteggiato d'Italia. Senza apparenti motivi, almeno politici Bonelli, 8: prima di lui ci ricordavamo dei Verdi solo per la battuta di Boris "de che partito è tuo padre?" Salvini, 3: quest'anno non andrà al Papeete. Ci farà perdere un sacco di meme. Forse. Sempre per nonno: i meme sono praticamente le vignette Berlusconi, 4: si intesta i fondi del Pnrr (così, de botto, senza senso) e smentisce il fatto che voglia diventare Presidente del Senato. L'unica speranza di vedere un po' di farsa della tragedia che ci attende Conte, 5: è nella fase fidanzato appena lasciato, piano piano si riprenderà. A questo punto per fare ingelosire il Pd potrebbe anche pensare di allearsi con Renzi, non si sa mai

Tabacci, 10: sempre presente per evitare che qualcuno debba faticare nel raccogliere le firme, piazza il simbolo del Centro Democratico dove occorre da ormai 10 anni. Chiede poco in cambio: un seggio sicuro e, se in maggioranza, un posticino nel Governo. L'umiltà e lo spirito di servizio della Prima Repubblica.

Mattarella, 9: ovunque proteggici.