Elezioni: ecco Noi moderati, la lista con Udc, Coraggio Italia, i movimenti di Lupi e Toti

Partendo dal 3,5% attribuito dai sondaggi, è nata la nuova coalizione di 'centro' che appoggia il centrodestra

Maurizio Lupi, Lorenzo Cesa e Giovanni Toti alla presentazione della lista e del simbolo

Maurizio Lupi, Lorenzo Cesa e Giovanni Toti alla presentazione della lista e del simbolo

Roma, 11 agosto 2022 - È nata la lista 'Noi moderati' che in un unico logo con sfondo blu tiene insieme Udc, Coraggio Italia di Luigi Brugnaro, il movimento di Maurizio Lupi e quello di Giovanni Toti. Nel simbolo si conserva, rispettosamente, lo scudo crociato che fu della Dc. Quindi sì, moderati, ma senza fare da contrappeso al resto del centrodestra. Portando in dote quel 3,5% attribuito dai sondaggi e dato per scontato, i 'centristi' superano distanze e attriti del passato e si alleano in vista del voto di settembre.

Una lista che è "in tutto e per tutto alleata del centrodestra". È Maurizio Lupi a metterlo in chiaro, durante la conferenza stampa di presentazione delle novità, perché in effetti è lui il 'mister' della nuova squadra, come gli riconoscono gli altri big seduti accanto, a parte Luigi Brugnaro in videocollegamento. Ed è Lupi che inizia il coro dei ringraziamenti ai tre leader della coalizione. Ma più di tutti a Giorgia Meloni. "Ha dato credito alla nostra storia e ha capito che senza i moderati, il centrodestra sarebbe stato più povero", sottolinea l'ex ministro lombardo. Da Fratelli d'Italia arriva infatti il riconoscimento politico ai quattro partiti più piccoli e soprattutto altri 4 collegi uninominali, in aggiunta agli 11 già ceduti. Il bottino per i 'centristi' sale così a 15 sui 221 complessivi.

"Si parte da 15 ma miglioremo nei prossimi giorni", azzarda il segretario dell'Udc, Lorenzo Cesa. Con la nuova ripartizione, FdI scende a 94 collegi contro i 70 rimasti alla Lega e i 42 a Forza Italia. Di certo però la sfida sarà sul proporzionale. Cesa spiega che la battaglia si farà con "liste a livello regionale di altissimo livello fatte da persone che hanno dimostrato di saper amministrare regioni, comuni e province". Parole non a caso, visto che Cesa rappresenta un partito che gode di un buon radicamento sul terreno, specie al sud.

Toti si accoda ricordando che "le cose che diciamo, noi le abbiamo già fatte nelle nostre esperienze politiche, a differenza degli altri" citando a mò di esempio il nuovo ponte di Genova. I quattro partiti che hanno contribuito a scrivere e firmato il programma del centrodestra, presenteranno ciascuno un proprio programma. I capisaldi saranno scuola, famiglia e infrastrutture, pronti a far pesare alcuni temi anche in un futuro governo di  centrodestra.