Venerdì 19 Aprile 2024

Meloni laziale e poi romanista. Qual è la squadra del cuore di Giorgia?

La leader di Fratelli d'Italia nasce biancoceleste ma poi diventa giallorossa

Roma, 26 settembre 2022 - Dimmi per squadra di calcio tifi e ti dirò chi sei. D'accordo i programmi politici e l'idea di Paese che vorrà disegnare il primo premier donna della storia Repubblicana ma si sa che gli italiani vivono a pane e calcio e dunque la domanda è quasi d'obbligo: qual è la squadra del cuore di Giorgia Meloni? La leader di Fratelli d’Italia da tempo si professa romana e romanista. Messa così, vien subito da pensare a un infuocatissimo derby capitolino in Parlamento con il presidente della Lazio, Claudio Lotito, eletto senatore nel collegio uninominale del Molise in cui è stato candidato dal centrodestra in quota Forza Italia. 

In gioventù

La vulgata però vuole che la giovane ragazza cresciuta alla Garbatella abbia sin da adolescente simpatizzato proprio per la squadra biancoceleste. Lo dimostrerebbero peraltro alcune vecchie chat degli anni ’90 nelle quali Giorgia, che in rete si faceva chiamare “la draghetta di Undernet”, esternava tutto il proprio amore per la Lazio: “Sempre forza Lazio“, scriveva nel 2003. E ancora: “Ormai solo la Roma può perdere qualsiasi cosa ci sia da perdere“. per ribadire successivamente: “Sono laziale, anzi Lazialissima“.

Svolta diplomatica?

Nel 2015 sul proprio profilo Facebook Meloni spiazza tutti: “Che tifo per la Roma è noto e ovviamente la mia fede calcistica non mi consente di indossare la maglia biancoceleste”. Il riferimento era alla divisa nera della Lazio in quella stagione, che aveva suscitato ampie critiche. Addirittura Le Monde aveva ricordato l’accostamento cromatico con la nota inclinazione di estrema destra della curva Nord biancoceleste. Ancora prima, nel 2011 da ministra dello Sport, Meloni premiava la Lazio vincitrice della Coppa Italia di futsal e commentava: “Siete l’unica Lazio che posso tifare”. Come dire: vorrei ma non posso. e così Girgia Meloni ha sposato il giallorosso ma sotto, sotto il suo cuore resta biancoceleste. La realpolitik glielo ha imposto, soprattutto ora che si appresta a guidare il Paese.