Medvedev entra nella campagna elettorale: "Alle urne punite stupidità dei politici"

L'ex presidente russo su Telegram parla agli elettori europei: "Li vorremmo vedere non solo esprimere il malcontento per le azioni dei loro governi". Le reazioni in Italia delle forze politiche

Dmitry Medvedev (Ansa)

Dmitry Medvedev (Ansa)

Roma, 18 agosto 2022 - Dimitri Medvedev entra a piedi uniti nella campagna elettorale italiana. L'ex presidente russo ha parlato agli elettori europei su Telegram, con inevitabilmente un riferimento anche alle prossime politiche del 25 settembre. "Vorremmo vedere i cittadini europei non solo esprimere il malcontento per le azioni dei loro governi, ma anche dire qualcosa di più coerente. Ad esempio, che li chiamino a rendere conto, punendoli per la loro evidente stupidità", ha detto il vicepresidente del consiglio di sicurezza nazionale della Russia.

Le parole di Medvedev hanno immediatamente scatenato le reazioni di tutto il mondo della politica italiana. Il Pd ha parlato di "grave ingerenza" da cui tutti "dovrebbero prendere le distanze". "Che ne pensa Meloni?", ha chiesto la capogruppo alla Camera Debora Serracchiani. "Noi chiediamo che tutti i partiti dicano no a queste ingerenze. In particolare la Lega ha un accordo firmato nel 2017 con Russia Unita, il partito di Putin. Questo accordo deve essere disdettato, se non lo fanno è gravissimo per la sovranità del nostro paese", così il segretario del Pd, Enrico Letta.

Il ministro degli Esteri Luigi Di Maio ha definito come "inaccettabili" le ingerenze. Il leader di Azione Carlo Calenda è andato oltre: "La Russia e Medvedev il 25 settembre avranno un'amara sorpresa. Ci impegneremo a sconfiggere i loro 'amici' Conte, Berlusconi e Salvini".

"L'intromissione di Dmitri Medvedev sulle prossime tornate elettorali europee è inopportuna e pericolosa - ha scritto su Twitter Giuseppe Conte, leader del M5s -. Gli italiani non devono prendere lezioni e consigli da nessuno, tanto meno da chi si è reso protagonista di guerra e condotte che violano i più elementari diritti umani".

Dal centrodestra ha risposto Matteo Salvini: "Non mi interessano gli insulti del Pd. Voteranno gli italiani e non russi, cinesi ed eschimesi. All'estero possono dire quello che vogliono ma non mi interessa fare polemica col resto del mondo", ha detto il leader della Lega. "Il problema degli italiani non sono tweet, insulti o polemiche di Letta o un televirologo che dice che Salvini è un assassino, ma la bolletta della luce, il gas, la benzina, il mutuo e il carrello della spesa". 

Fratelli d'Italia respinge al mittente le illazioni: "Le accuse mosse dagli esponenti della sinistra nei confronti del centrodestra sono risibili quasi quanto le dichiarazioni di Medvedev. Lo confermano - afferma il presidente dei senatori di FdI Luca Ciriani - i voti espressi in Parlamento che hanno sempre attestato la postura internazionale, occidentale e all'interno della Nato dell'alleanza dei partiti di centrodestra. Spiace non poter dire lo stesso dei partiti con cui il Pd ha deciso di allearsi e di sostenerne i candidati nei collegi uninominali".

Ancora più esplicito il senatore Fdi Giovabattista Fazzolari, che parla di "nuova penosa dichiarazione del vicepresidente del Consiglio nazionale russo Medvedev, diventato ormai una macchietta a livello planetario, a testimonianza della profonda decadenza del regime putiniano. Gli appelli di Medvedev in Europa sono solo un fastidioso ronzio, senza alcun peso politico".