Medici no vax reintegrati e stop vaccinazioni. Cosa cambia

La Fondazione Gimbe: "Un'amnistia anti-scientifica e diseducativa". E anche Ronzulli si dice perplessa sulle scelte del governo

Roma, 1 novembre 2022 - Cade l'obbligo di vaccinazione per il personale sanitario mentre torneranno al lavoro presto i circa 4mila medici ad oggi sospesi (solo in Lombardia sono più di 2.500) perché non avenao all'obbligo di vaccinazione anti-Covid. È quanto approvato dal Consiglio dei ministri (Cdm) nel decreto di ieri che anticipa di due mesi - dal 31 dicembre al 1 novembre - lo stop all'obbligo vaccinale per le professioni sanitarie. Reazioni negative e polemiche da più parti, dalle opposzioni ma soprattutto dalla Fondazione Gimbe che giidica i provvedimenti del governo "un'amnistia anti-scientifica e diseducativa".

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Il governo

A chiarire il senso dei provvedimenti la premier Giorgia Meloni e il ministro della Salute Orazio Schillaci nella conferenza stampa seguita al primo Cdm del nuovo esecutivo. "Cade l'obbligo della vaccinazione per il personale sanitario perché il quadro epidemiologico é mutato. Oggi l'impatto sugli ospedali è limitato, diminuisce l'incidenza dei casi e anche c'e' una stabilizzazione delle terapie intensive occupate. Ciò che invece resta é la grave carenza di personale, che deriva da una programmazione sbagliata negli ultimi dieci anni con il ricorso sempre piu' frequente di medici extracomunitari o dei cosiddetti medici 'a gettone' che percepiscono emolumenti pari da 2 a 5 volte quelli percepiti dai medici che operano nel Ssn". Resta invece l'obbligo delle mascherine negli ospedali e Rsa fino al 31 dicembre per lavoratori, utenti e visitatori.    

Le reazioni

La misura incassa però una bocciatura senza appello da parte della fondazione Gimbe: «Il reintegro dei sanitari non vaccinati e le "sanatorie" per i no-vax rappresentano un'amnistia anti-scientifica e diseducativa", mentre la discontinuità «non può rappresentare un mero smantellamento delle misure in atto". Anche Enrico Letta ha detto la sua: "Tante aspettative, grandi attese. Il governo Meloni ha fatto nel suo cdm di esordio la sua prima scelta. Ha premiato i NoVax. Peggio di così era difficile iniziare", ha scritto il segretario del Pd in un tweet.  

"Gravissima e irresponsabile la decisione del Governo di riammettere negli ospedali e nelle Rsa medici no vax", dichiara il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, che parla di "un'offesa alla stragrande maggioranza dei medici responsabili, e un'offesa ai pazienti". Anche Licia Ronzulli  si dice perplessa sul reintegro dei medici non vaccinati, replica: "Forse si sarebbe potuta attendere la scadenza naturale della misura, il 31 dicembre - spiega la capogruppo di Forza Italia al Senato - così da evitare che la maggioranza silenziosa di chi, onorando il camice, si è responsabilmente vaccinato si sentisse sconfitta dalla minoranza chiassosa dei No Vax. Ma se lo chiede a me, chi è No-Vax e quindi va contro la medicina e la scienza non dovrebbe operare in campo sanitario".