Marsilio (FdI): "Carfagna e Gelmini dai festini di Arcore a statiste". È bufera

Il presidente della Region Abruzzo commenta il passaggio delle due forziste ad Azione. Insorge il Pd, Calenda: Troglodita". Lui: "Mistificate le mie parole"

Marco Marsilio (FdI), presidente della Regione Abruzzo (ImagoE)

Marco Marsilio (FdI), presidente della Regione Abruzzo (ImagoE)

Roma, 29 luglio 2022 - Bufera sul presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio di Fratelli d'Italia, e sulle dichiarazione rilasciate in merito alla decisione di Mariastella Gelmini e Mara Carfagna di passare ad Azione al fianco di Carlo Calenda. "A me dispiace vedere due care amiche come Mariastella Gelmini e Mara Carfagna fare quella scelta - dice il governatore intervenendo a SkyTg24 -. Auguri per il loro percorso politico, dopodichè due persone che fino a ieri erano considerate delle poco di buono, frequentatrici dei salotti e dei festini di Arcore oggi sono due nobildonne e due grandi statiste che salvano il mondo e l'Europa dalla cattiva destra sovranista". 

Parole che hanno subito scatenato lo sdegno della politica. Tra i primi a reagire c'è proprio Calenda. "Marco Marsilio, un 'uomo', anche presidente di Regione, che si esprime come Lei dimostra di essere un piccolo troglodita", twitta. Si dice "basita" la capogruppo del Pd al Senato, Simona Malpezzi che offre la propria solidarietà alle due ministre ex azzurre. le fa eco la sua collega a Montecitorio, Debora Serracchiani, che definisce "parole ignobili" quelle procununciate dal governatore due donne con il coraggio che a molti manca». Per la senatrice abruzzese del Pd, Stefania Pezzopane, Marsilio è semplicemente «vergognoso", "inqualificabile", "inaccettabile» e che «con i suoi commenti beceri su Carfagna e Gelmini denota una incultura civile spaventosa. Una misoginia insopportabile". 

"Le parole di Marsilio si commentano da sole. Diciamo che nella destra il nervosismo è alle stelle. Solidarietà alle due ministre", dice il senatore Pd, Andrea Marcucci. Laura Boldrini parla di "destra preistorica", Monica Cirinnà di "emblema del sessismo disgustoso di certa destra". "Le offese del governatore della Regione Abruzzo di Fratelli d'Italia Marco Marsilio - scandisce infine il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio - sono inaccettabili e indecenti. Giorgia Meloni si scusi immediatamente e prenda le distanze".

A difendere Marsilio ci provano i suoi compagni di partito. Al governatore abruzzese arriva la "solidarietà" di Wanda Ferro, vicecapogruppo alla Camera di FdI, che lo definisce "Marsilio vittima della solita strumentalizzazione della sinistra che oggi lo accusa proprio di quanto lei stessa ha fatto per anni: discriminare con allusioni schifosamente sessiste due esponenti degli allora governi di centrodestra". "L'aver ricordato quanto sia ipocrita la sinistra non vuol dire che Marsilio abbia una cattiva opinione di Carfagna e Gelmini, alle quali eventualmente possiamo contestare politicamente qualche recente dichiarazione, ma non certo altro", aggiunge. Sulla stessa linea il deputato Galeazzo Bignami, che parla di "attacchi strumentali" della sinistra.

Ma a difendersi ci pensa anche il diretto interessato. "Denuncerò sempre l'ipocrisia e il doppiopesismo della sinistra - tuona Marsilio in serata - che per decenni ha massacrato mediaticamente queste persone e che oggi esprime loro una solidarietà pelosa e interessata solo per fare polemiche strumentali; gli sgangherati e violenti attacchi della sinistra mi hanno stufato. Non permetto di mistificare le mie parole e di inventare casi nella vecchia e tradizionale tattica propagandistica della scuola comunista".