Conte a Letta: "Italia tradita da altri". Renzi: Pd ha già deciso di perdere

Il leader M5s: "Italia tradita da chi ha respinto la nostra agenda sociale". Renzi ai dem: "Non vi capisco, lasciate a Meloni e a Salvini la possibilità di cambiare la Costituzione da soli"

Roma, 23 luglio 2022 - Così vicini (una volta), così lontani ora. Tra M5s e Pd i nervi sono scoperti. Giuseppe Conte questa mattina ha postato sui suoi canali social la 'card' (costruzione grafica) scelta dal Pd e lanciata dal segretario Enrico Letta per denunciare che con la caduta del Governo Draghi l'Italia "è stata tradita".

Giuseppe Conte ed Enrico Letta (Ansa)
Giuseppe Conte ed Enrico Letta (Ansa)

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Il leader del Movimento 5 Stelle la legge però diversamente. "È vero, Enrico. L'Italia è stata tradita quando in Aula il premier e il centrodestra, anziché cogliere l'occasione per approfondire l'agenda sociale presentata dal Movimento 5 stelle, l'hanno respinta umiliando tutti gli italiani che attendono risposte: basta salari da fame e precarietà per i nostri giovani, buste paga più pesanti per i lavoratori, tutela delle 50 mila piccole imprese dell'edilizia a rischio fallimento, lotta all'inquinamento vera e non trivelle e inceneritori".

Il post di Letta (Ansa)
Il post di Letta (Ansa)

Ma, prosegue il presidente M5s riferendosi sempre al leader Pd "'l'agenda Draghi' da voi invocata ha ben poco a che fare con i temi della giustizia sociale e della tutela ambientale, che sono stati respinti e umiliati - rincara - sprezzantemente".

E aggiunge: "Adesso non è più tempo di formule e giochi di Palazzo. Ora ci sono le elezioni, non voteranno solo i noti commentatori di giornali e talk show che ci attaccano e i protagonisti dei salotti finanziari che ci detestano. Anche chi non conta e chi non ha voce - annota l'ex presidente del Consiglio - potrà far pesare il proprio giudizio. Noi per loro ci saremo sempre".

Nel frattempo, dal centrosinistra si levano critiche i verso la scelta di Letta di chiudere al "campo largo". Serve "un polo del buonsenso", dice oggi Matteo Renzi in un'intervista alla Stampa. I dem hanno posto il veto non solo sui Cinque Stelle di Conte, ma anche su Italia Viva. "Non capisco la loro scelta", aggiunge Renzi. "Magari prendono il 25%, ma lasciano alla Meloni e a Salvini la possibilità di cambiare la Costituzione da soli. Se davvero fosse così, auguri".

Anche da Pierferdinando Casini arriva un appello ad allargare l'alleanza. "Le forze che si sono riconosciute nel programma del premier ritengo che oggi siano chiamate a superare i loro personalismi e a creare un'area ampia di riformismo che vada da Letta a Renzi, da Speranza a Calenda", le parole del senatore al Corriere. "L'emergenza in cui ci troveremo nei prossimi mesi si affronta solo così, mettendo al centro gli obiettivi dell'Italia in una coalizione che non so se possa vincere, ma che certamente può dare prova di serietà".