Lunedì 15 Aprile 2024

M5s, Maria Edera Spadoni: "Io non sarò ricandidata. Ora mi cercherò un lavoro"

Da hostess a vicepresidente della Camera, Spadoni resta fuori senza drammi: "La regola è giusta, lo sapevamo e la accetto. A Montecitorio 10 anni esaltanti"

Reggio Emilia, 30 luglio 2022 - Maria Edera Spadoni, per lei, al secondo mandato, non ci sarà la possibilità di un tris...

"Ho sempre sposato la linea dei due mandati che è un nostro pilastro fin dal primo V-Day del 2008. E la rispetto oggi".

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Si sarebbe ricandidata?

"Non avrei digerito deroghe ad personam verso i ‘big’ del MoVimento. Qualora si fosse messo in discussione il regolamento, lo avrei accettato solo se legittimato da una votazione della nostra comunità".

E ora lei che farà nella vita?

"Non ho ancora cercato lavoro, anche perché stiamo continuando a garantire il funzionamento del Parlamento. Certo, ho accumulato dieci anni di esperienza in ambito istituzionale e voglio metterla a disposizione dei miei futuri colleghi. Di noi solo io, Fico e Taverna conosciamo a fondo la ‘macchina’ e il nostro bagaglio non può andare perso".

Maria Edera Spadoni, 43 anni, reggiana, vice presidente della Camera
Maria Edera Spadoni, 43 anni, reggiana, vice presidente della Camera

Tornerà a fare la hostess di volo?

"Sono in aspettativa non retribuita (prima di essere eletta deputata lavorava per la EasyJet, ndr ). Sono aperta a tutte le possibilità, mi piacerebbe però lavorare in ambito istituzionale o internazionale. Ho acquisito esperienza sul campo rappresentando la Camera in diversi consessi all’estero. Mi stimola l’ambito del ‘No-Profit’ così come tutto ciò che è collegato all’Agenda Onu 2030, quindi sviluppo sostenibile, interconnessioni e future generazioni. Ho capito che non possiamo guardare più solo il nostro giardino".

Dal 2018 lei ha ricoperto il ruolo di vicepresidente della Camera.

"Un onore e un orgoglio unici. Ricorderò per sempre la mia prima seduta come tra i momenti più emozionanti della mia vita. Davanti a quell’arena, su quella poltrona, il ruolo non è facile; serve imparzialità e nessuna distinzione di trattamento quando magari cinque minuti dopo sei sui banchi a battagliare politicamente. Ma credo di averlo fatto al meglio, ma devo ringraziare i funzionari che mi hanno assistita: non si notano, ma svolgono un lavoro fondamentale".

Da figlia di Reggio Emilia ha sempre avuto come modello Nilde Iotti, la prima donna a presiedere la Camera.

"Ha condotto battaglie incredibili per il sociale e per la famiglia. Provengo da una generazione che ha ottenuto conquiste, come divorzio e aborto, oggi scontate. Nilde sarà sempre un riferimento per me".

C’è chi dice che anche nei look sobri ed eleganti cercava di emularla.

"L’accostamento mi lusinga eh, ma preferirei essere ricordata per ciò che ho fatto. Soprattutto per le donne. Come il prolungamento da 6 a 12 mesi per poter denunciare una violenza, inserito nel codice rosso. O la valutazione d’impatto di genere nelle proposte di legge. Ne vado fiera. Mi mancherà lavorare in Parlamento perché è il mestiere più bello del mondo: se lo fai con onestà e ti dai da fare, incidi sulla vita delle persone. Cosa c’è di meglio?".