Martedì 23 Aprile 2024

Letta, altra gaffe: "Forza Pisa, Livorno m....". Bufera sul segretario Pd

Il segretario Dem si lascia andare a una battuta calcistica, ma i livornesi non la prendono bene. Il sindaco Pd di Livorno: "Sarebbe stato meglio evitare"

Letta alla festa dell'Unità di Pisa

Letta alla festa dell'Unità di Pisa

Il ritorno a casa di Enrico Letta è stato fin troppo… a casa. E infatti, sotto il gazebo del ristorante della festa regionale dell’Unità a Pisa, dove di lì a poco avrebbe cenato con tanti dirigenti dem, compreso il deputato livornese, Andrea Romano, ha indossato idealmente la sciarpa nerazzurra del Pisa Calcio e al microfono, pur scherzando, ha scandito un “Forza Pisa e Livorno m…”, in pieno stile campanilistico. Molto tipico della Toscana. E del resto che sia innamorato di Pisa non ne ha mai fatto mistero, Letta. E’ la città dove è nato, dove è cresciuto, dove ha studiato e vive la sua famiglia d’origine, dove non perde mai occasione di tornare ogni volta che gli è possibile. Compresi gli appuntamenti calcistici, come fu per gli incontri che i nerazzurri sostennero nei playoff della passata stagione di Serie B, culminata con la sconfitta nella finalissima contro il Monza (di Berlusconi...) che poi è stato promosso proprio a discapito del Pisa.

Così Enrico Letta il suo amore per Pisa lo ha ribadito sul palco della festa anche in apertura di comizio: "Ringrazio la segretaria regionale Simona Bonafè - ha detto - che ha capito qual è la vera capitale della Toscana". L’applausometro è esploso. Come mezz’ora prima al ristorante, con quell’esclamazione certo più da tifoso che da politico. La gaffe non è piaciuta ai livornesi, ovviamente, neppure a quelli del Pd. Il sindaco della città labronica, Luca Salvetti: «Lo ha detto in tono scherzoso, le battute ci stanno anche, ma magari sarebbe stato meglio evitare...".

Insomma, Pisa e Livorno vanno a braccetto da sempre fra amore e odio (parola forte, quest’ultima, suvvia...), si affrontano a colpi di sfottò giocando soprattutto sul campo calcistico. In realtà le due città si completano a vicenda per interessi economici e non solo: gli “illuminati“ addirittura vedono ormai un unicum fra la città della Torre e quella dei Quattro Mori, distanti meno di 20 chilometri e ben collegate.

Ma quando c’è di mezzo la politica, il discorso allora cambia. Soprattutto per quello scivolone di Letta. Che ha giocato in casa, domenica. Ma ora in trasferta a Livorno ci andrà? Come reagiranno i compagni di partito e in particolare gli elettori che, pur del Pd, indossano la maglia amaranto? Quanto sarà felice della battuta il deputato Andrea Romano, candidato Pd a Livorno?