Roma, 11 agosto 2022 - "E’ fin troppo semplice portare in Parlamento quelle che sono state sempre le mie ragioni di vita…”. Ilaria Cucchi, 48 anni, candidata per Sinistra Italiana-Verdi alle prossime elezioni, mette le mani avanti. "Mi attaccheranno perché strumentalizzo la vicenda di mio fratello? L’ho già messo in conto, ma Stefano sarà sempre la mia bandiera, il mio esempio per tutti nella lotta per i diritti". La giustizia negata, dunque, al centro della sua battaglia politica… "Mi dicono che non sono un politico, ma se non è politica la battaglia che ho fatto per 13 anni per cercare di ottenere giusta non riesco a capire cosa sia la politica. Quello che voglio portare in Parlamento è proprio questo, la volontà di cambiare le regole rispetto ai diritti, quegli degli ultimi, che mi sento di rappresentare". Immagino che non sia solo una battaglia legata al tema giustizia… "No, certamente, anche a quello della sanità. Che deve essere un diritto garantito a tutti, non come oggi che chi può paga e chi non può talvolta non arriva neppure all’appuntamento previsto perché non ce la fa. Ho centinaia di esempi come questo e sto vivendo questo tipo di problema sulla mia pelle per la situazione dei miei genitori". Nel tempo, la scelta politica è stata sempre verso una lenta ma inesorabile privatizzazione della sanità pubblica. "E’ esattamente quello che intendo combattere. La salute è un diritto di tutti, non solo di chi se lo può permettere, di chi non ha gli strumenti per poter accedere alle visite private". E quindi, come cambierebbe l’attuale sistema? "Non sono un medico, quindi quando parlo di sanità parlo di questioni legate alla burocrazia e all’accesso alle cure, al sistema che impone lunghissime liste d’attesa che poi si trasformano in brevissime liste di attesa se si paga. E’ questo sistema che intendo scardinare". Tornando al tema della giustizia, invece, quale tipo di battaglia intende mettere in campo? "C’è da rivedere un discorso che riguarda la responsabilità di chi opera all’interno della macchina della giustizia, ma su questo faremo un piano con l’avvocato Fabio Anselmo (avvocato storico del caso Cucchi o ora compagno di Ilaria, ndr) che per me sarà un supporto fondamentale. L’ultima riforma della giustizia, a mio giudizio, è sbagliata". Si va verso una congiuntura economica molto complessa. Anche se lei non è un’economista, si troverà subito a votare una finanziaria molto difficile. A suo parere, che tipo di misure si aspettano i cittadini? "Senz’altro un aiuto per chi non ce la fa, e sono diventati sempre di più perché la crisi economica acuisce il discorso della disuguaglianza. Ecco perchè mi aspetto misure che vengano in auto degli ultimi, aiuti concreti, in denaro, per far fronte al caro bollette, al riscaldamento che costerà sempre di più, insomma, al sostegno quotidiano delle persone. Vediamo oggi che anche in una famiglia dove ci sono due stipendi talvolta si fa fatica ad arrivare alla fine del mese e questo significa che ci si deve far carico di una fascia molto ampia della popolazione". Dunque, la sua battaglia - riassumendo - sarà quella di ridisegnare lo stato sociale e la rete di assistenza degli ultimi della società, giusto? "Assolutamente così; ho sempre lottato per gli ultimi, a partire da mio fratello, e continuerò a farlo con grande convinzione".