Raffaele La Regina
Lo ‘scacco matto’ alla Regina – nel senso di Raffaele La Regina, scelto da Letta per fare il capolista del Pd nel listino bloccato in Basilicata – ha aperto un’autostrada a due ‘pezzi da novanta’. Grazie alla rinuncia del giovane Raffaele – vilipeso dalla pubblicazione di suoi vecchi post in cui appariva difensore della causa palestinese e pure antisionista –, due su tre degli ‘epurati’ dalle liste di Letta (il terzo è il costituzionalista Stefano Ceccanti) riguadagnano posizioni e qualche speranza. Trattasi del sottosegretario agli Esteri, Enzo Amendola, cui era stato rifilato un posto da ineleggibile (terzo nel listino proporzionale di Campania 1) e che ora conquista il posto da capolista in Lucania, ’liberato’ da Regina. A sua volta, Filippo Sensi (portavoce di Renzi e Gentiloni) guadagna la posizione lasciata da Amendola in Campania, oltre a un ’improponibile’ collegio alla periferia di Roma.
Ma cosa ha detto di male la Regina? Prescelto da Letta con altri tre giovani ‘under 35’, è stato costretto al passo indietro a causa di un post in cui negava il diritto di Israele a esistere. La Regina si era scusato ("una leggerezza") e Letta aveva dichiarato "chiusa" la storia. Ancora ieri mattina, il buon Raffaele spiegava di "voler andare avanti con determinazione!". E così, all’inizio, la ‘notizia’ del ritiro della candidatura era stata smentita. Ma poi ci si è messo il ‘caso Roma’ (le dimissioni di Ruberti), più le accuse di Renzi e Salvini. Alla fine, Raffaele ha mollato.
Ma, come sempre, piove sul bagnato. Ecco infatti che spuntano (vecchi) post di un’altra giovane di Letta, Rachele Scarpa, leader dei movimenti giovanili veneti. La quale – accusa si nuovo Salvini – "ha scritto post contro Israele, contestando la presenza del Pd a un evento della comunità ebraica di Roma. Troppi esponenti del Pd parlano da estremisti islamici: una vergogna". Chissà, magari si ritirerà pure Scarpa e spunterà un posto per Ceccanti. Almeno, forse è l’età, usa i social in modo più assennato.