Divisi tra armi e pace. La marcia spacca i dem

La sinistra e i cinquestelle appoggiano la manifestazione per il disarmo . Conte: "Ci saremo". Ma il Pd è alle prese con il quinto decreto sugli aiuti militari

Una manifestazione per la pace. Trasversale l’organizzazione del prossimo evento

Una manifestazione per la pace. Trasversale l’organizzazione del prossimo evento

Il M5s strappa al Pd uno dei suoi capisaldi più solidi, il tema della pace. Nel momento più delicato del contesto internazionale sulla questione Ucraina, il Nazareno si vede scavalcato a sinistra dal M5s che con Giuseppe Conte abbraccia l’idea, lanciata dalle Acli e dagli storici movimenti non violenti, di una grande manifestazione per la pace, una marcia da tenersi a Roma casomai proprio il 4 novembre, la festa delle Forze Armate.

Uno schiaffo che il Pd incassa, con un silente imbarazzo, proprio mentre al Nazareno è in corso una direzione drammatica dove la minaccia di uno scippo così importante, quello del tema della pace non è colto, né commentato, solo accusato nel delicato momento in cui il ministro dem della Difesa Lorenzo Guerini annunciava al Copasir il quinto decreto con cui l’Italia invierà armi all’Ucraina.

I 5 stelle, dunque, mettono cappello sulla marcia per la pace. Conte ha parlato della necessità di una presa di posizione netta sul tema pace per dare la possibilità agli italiani di invocare una soluzione diplomatica per far finire la guerra in Ucraina. E ancora: un ruolo nuovo per l’Ue, troppo appiattita sulla strategia Usa e che deve farsi promotrice di una conferenza internazionale da tenere in Europa sotto l’egida dell’Onu e con il coinvolgimento del Vaticano.

Una ricetta ambiziosa, quella del M5S, che mai prima si era proposto sul tema e su cui ci si sarebbe immaginati almeno un cenno di assenso da parte del Pd; invece, silenzio. Si intuisce, al Nazareno, che il Movimento abbia deciso di muoversi su una strada opposta alla sua, di colmare il vuoto lasciato dal partito di Letta e raccogliendo invece il placet anche delle correnti più a sinistra, del movimento pacifista oltreché di quello ecologista. Diventando così - di fatto - il punto di riferimento per un mondo che non si sente più rappresentato dal Pd. E non è un caso quanto rilevato dai sondaggi: gli ultimi raccontano di un Pd che ha perso un punto percentuale e di un M5s a +0,8% di gradimento, anche grazie il tema pace, che cementa di nuovo la base interna, raccoglie "gli appelli della società civile" e strappa a un Pd troppo intento a litigare sulle seggiole e le poltrone anche lo scettro del pacifismo; un colpo quasi geniale peer Conte, l’ennesimo smacco per il Pd.