Giovedì 25 Aprile 2024

Discorso Giorgia Meloni: "Sovvertiremo ancora i pronostici"

Quasi 70 minuti, i temi toccati dalla premier: riforma presidenziale, tregua fiscale, flax tax, futuro dei giovani, lotta alla mafia e immigrazione clandestina

Roma, 25 ottobre 2022 - E' durato poco più di un'ora il discorso programmatico di Giorgia Meloni nell'Aula della Camera, sul quale il governo chiede la fiducia del Parlamento. Piu' volte interrotta da oltre 70 applausi della maggioranza (alcuni anche bipartisan) ecco punto mper punto l'intervento del primo presidente del Consiglio donna della storia della Repubblica italiana in cui c'è spazio per tutto l'orgoglio di una donna, la prima a guidare un governo in Italia ma anche quello della combattente che non ha paura a definirsi "underdog" (in inglese lo sfavorito) e che promette di non mollare: "Alla fine di questa avventura a me interesserà una sola cosa: sapere che abbiamo fatto tutto quello che potevamo per dare agli italiani una Nazione migliore. State certi che non ci arrenderemo, non indietreggeremo, e non tradiremo".

Emozionata per la grande responsabilità

La presidente del Consiglio Giorgia Meloni
La presidente del Consiglio Giorgia Meloni

I ringraziamenti

"Sono intervenuta molte volte in quest'aula, da deputato e da ministro", con "un sentimento di emozione e di profondo rispetto. Vale a maggior ragione oggi che mi rivolgo a voi da Presidente del Consiglio. E' una grande responsabilita' per chi quella fiducia deve meritarsela e per chi deve concederla. Sono i momenti fondamentali della nostra democrazia alla quale non dobbiamo mai mai assuefarci", ha continuato Giorgia Meloni che poi ha ringraziato il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e gli alleati del centrodestra "che ha dato vita a questo governo in uno dei lassi più brevi della storia repubblicana. E' il segno più tangibile della coesione nell'interesse più alto. La premier ha ringraziato Mario Draghi che "ha offerto tutta la sua disposibilità, nonostante questo governo sia guidato dal presidente dell'unico partito in minoranza".

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Orgoglio di donna

"Tra i tanti pesi che sento gravare sulle mie spalle oggi, non può non esserci anche quello di essere la prima donna a capo del governo di questa nazione. Mi trovo a pensare alla responsabilità che ho nei confronti di tutte quelle donne che trovano difficoltà nell'affrontare il proprio talento - ha aggiunto -, ma penso anche a coloro che hanno costruito la scala che oggi consente a me di salire e rompere il pesante tetto di cristallo, donne che hanno osato".

L'Italia non prende lezioni da nessuno

Europa

"L'Italia è a pieno titolo parte dell'Occidente, Stato fondatore dell'Ue e della Nato, membro del G7 e culla insieme a alla Grecia" di una cultura "basata su uguaglianza, libertà e democrazia" che "scaturiscono dalla tradizione giudaico-cristiana. Noi siamo gli eredi di San Benedetto, patrono dell'intera Europa". E all'Europa la neopremier manda questo messaggio: 

La Ue non è circolo elitario con soci di serie A e di serie B

"L'Italia farà sentire forte la sua voce in Europa come si conviene a una grande nazione fondatrice, non per sabotare ma per un approccio più vicino ai cittadini. La Ue non è circolo elitario con soci di serie A e di serie B, o un Cda che deve tenere i conti in ordine, ma una casa comune per affrontare sfide che gli stati membri difficilmente possono affrontare da sole. Su questo la Ue spesso non si e' fatta trovare pronta. L'Italia andrà in Europa "a testa alta, da paese fondatore, senza subalternità e senso di inferiorità come ci è parso sia successo in passato".

Il Pnrr

"Spenderemo al meglio i 68,9 miliardi a fondo perduto e i 122,6 miliardi concessi a prestito all'Italia dal Next Generation EU. Senza ritardi e senza sprechi, e concordando con la Commissione europea gli aggiustamenti necessari per ottimizzare la spesa, alla luce soprattutto del rincaro dei prezzi delle materie prime e della crisi energetica. Perche' queste materie si affrontano con un approccio pragmatico, non ideologico".

L'Italia è un affare

"Mi sento di dire che se questo Governo riuscirà a fare ciò che ha in mente, scommettere sull'Italia potrebbe essere non solo un investimento sicuro, ma forse perfino un affare. Perché l'orizzonte al quale vogliamo guardare non è il prossimo anno o la prossima scadenza elettorale, quello che ci interessa è come sarà l'Italia tra dieci anni".

La nave più bella del mondo

"Siamo nel pieno di una tempesta” economica, “la nostra imbarcazione ha subito diversi danni. Gli italiani hanno affidato a noi il compito di riportare la nave in porto. Siamo consapevoli del macigno che ci stavamo caricando sulle spalle ma ci siamo battuti lo stesso per assumerci le nostre responsabilità, non siamo abituati a scappare. E poi la nostra imbarcazione rimane nonostante le sue ammaccature la nave più bella del mondo. L'orizzonte non è il prossimo anno o la prossima scadenza elettorale ma come sarà l'Italia tra a 10 anni".

Semipresidenzialismo

 "Siamo fermamente convinti del fatto che l'Italia abbia bisogno di una riforma costituzionale in senso presidenziale, che garantisca stabilita' e restituisca centralita' alla sovranita' popolare. Una riforma che consenta all'Italia di passare da una "democrazia interloquente" ad una "democrazia decidente". Vogliamo partire dall'ipotesi di semipresidenzialismo sul modello francese, che in passato aveva ottenuto un ampio gradimento anche da parte del centrosinistra, ma rimaniamo aperti anche ad altre soluzioni".

Debito

"La strada per ridurre il debito non è la cieca austerità imposta negli anni passati e non sono neppure gli avventurismi finanziari più o meno creativi. La strada maestra è la crescita economica, duratura e strutturale". 

Reddito di cittadinanza

 "Vogliamo mantenere e, laddove possibile, aumentare il doveroso sostegno economico per i soggetti effettivamente fragili non in condizioni di lavorare: penso ai pensionati in difficoltà, agli invalidi a cui va aumentato in ogni modo il grado di tutela, e anche a chi privo di reddito ha figli minori di cui farsi carico. A loro non sarà negato il doveroso aiuto dello Stato. Ma per gli altri, per chi é in grado di lavorare, la soluzione non può essere il reddito di cittadinanza, ma il lavoro, la formazione e l'accompagnamento al lavoro, anche sfruttando appieno le risorse e le possibilità messe a disposizione dal Fondo sociale europeo. "Perche' per come e' stato pensato e realizzato, il reddito di cittadinanza ha rappresentato una sconfitta per chi era in grado di fare la sua parte per l'Italia, oltre che per se stesso e per la sua famiglia".

Patto fiscale

"Faremo un nuovo patto fiscale, che poggerà su tre pilastri. Il primo: ridurre la pressione fiscale su imprese e famiglie attraverso una riforma all'insegna dell'equità, riforma dell'Irpef con progressiva introduzione del quoziente familiare ed estensione della tassa piatta per le partite Iva dagli attuali 65 mila euro a 100 mila euro di fatturato. E, accanto a questa, introduzione della tassa piatta sull'incremento di reddito rispetto al massimo raggiunto nel triennio precedente: una misura virtuosa, con limitato impatto per le casse dello Stato e che può essere un forte incentivo alla crescita. Il secondo: una tregua fiscale per consentire a cittadini e imprese (in particolare alle PMI) in difficoltà di regolarizzare la propria posizione con il fisco. Il terzo: una serrata lotta all'evasione fiscale (a partire da evasori totali, grandi imprese e grandi frodi sull'Iva) accompagnata da una modifica dei criteri di valutazione dei risultati dell'Agenzia delle Entrate, che vogliamo ancorare agli importi effettivamente incassati e non alle semplici contestazioni, come incredibilmente avvenuto finora".

Imprese e lavoro

"Imprese e lavoratori chiedono da tempo, come priorità non rinviabile la riduzione del cuneo fiscale e contributivo. L'eccessivo carico fiscale sul lavoro è uno dei principali ostacoli alla creazione di nuova occupazione e alla competitività delle nostre imprese sui mercati internazionali. E per incentivare le aziende ad assumere, abbiamo in mente un meccanismo fiscale che premi le attività ad alta densità di lavoro. “Più assumi, meno paghi”, lo abbiamo sintetizzato, ma ovviamente questo non deve far venire meno il necessario sostegno all'innovazione tecnologica".

Giovani e futuro

"Promuovere le attività artistiche e culturali, e accanto a queste lo sport, straordinario strumento di socialità, di formazione umana e benessere. Lavorare sulla formazione scolastica, per lo più affidata all'abnegazione e al talento dei nostri insegnanti, spesso lasciati soli a nuotare in un mare di carenze strutturali, tecnologiche, motivazionali. Garantire salari e tutele decenti, borse di studio per i meritevoli, favorire la cultura di impresa e il prestito d'onore. L'Italia non è un paese per giovani . La nostra società nel tempo si è sempre più disinteressata del loro futuro, persino del diffuso fenomeno di quei giovani che si auto-escludono dal circuito formativo e lavorativo, così come della crescente emergenza delle devianze, fatte di droga, alcolismo, criminalità. E la pandemia ha decisamente peggiorato questa condizione, ma la risposta di certa politica è stata promettere a tutti la cannabis libera. Perché era la risposta più facile".

Fascismo e razzismo

"A dispetto di quello che strumentalmente si è sostenuto, non ho mai provato simpatia per nessun regime totalitario a partire da quello fascista. E giudico le leggi razziali il punto più basso della nostra storia. I totalitarismi del 900 non meritano giustificazioni di sorta e non si compensano con altri orrori o crimini: nell'abisso no si pareggiano mai i conti, si precipita e basta. Ho militato nella destra democratica, una comunità libera e trasparente, anche quando nel nome dell'antifascismo militante giovani venivano uccisi a colpi di chiave inglese: quella stagione di lutti ha allontanato la pacificazione nazionale che la destra democratica da sempre auspica. Combatteremo razzismo, antisemitismo, discriminazioni di ogni tipo".

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Lotta alla mafia

"La legalità sarà la stella polare dell'azione di governo. Ho iniziato a fare politica a 15 anni, il giorno dopo la strage di Via D'Amelio, nella quale la mafia uccise il giudice Paolo Borsellino, spinta dall'idea che non si potesse rimanere a guardare, che la rabbia e l'indignazione andassero tradotte in impegno civico. Il percorso che mi ha portato oggi a essere Presidente del Consiglio nasce dall'esempio di quell'eroe. Affronteremo il cancro mafioso a testa alta, come ci hanno insegnato i tanti eroi che con il loro coraggio hanno dato l'esempio a tutti gli italiani, rifiutandosi di girare lo sguardo o di scappare, anche quando sapevano che quella tenacia li avrebbe probabilmente condotti alla morte. Magistrati, politici, agenti di scorta, militari, semplici cittadini, sacerdoti. Giganti - aggiunge il presidente del Consiglio - come Giovanni Falcone, Francesca Morvillo, Rosario Livatino, Rocco Chinnici, Pio La Torre, Carlo Alberto Dalla Chiesa, Piersanti Mattarella, Emanuela Loi, Libero Grassi, Don Pino Puglisi, e con loro un lunghissimo elenco di uomini e donne che non dimenticheremo. La lotta alla mafia ci trovera' in prima linea. Da questo Governo, criminali e mafiosi non avranno altro che disprezzo e inflessibilità".

Migranti

Sul tema immigrazione "la nostra intenzione è sempre la stessa. Ma se non volete che si parli di blocco navale lo dirò così: la nostra intenzione recuperare la proposta originaria della missione navale Sophia dell'Unione Europea che nella terza fase prevista, anche se mai attuata, prevedeva proprio il blocco delle partenze dei barconi dal nord Africa". Intendiamo proporlo in sede europea e attuarlo in accordo con le autorità del nord Africa, accompagnato dalla creazione sui territori africani di hotspot, gestiti da organizzazioni internazionali, dove poter vagliare le richieste di asilo e distinguere chi ha diritto ad essere accolto in Europa da chi quel diritto non ce l'ha. Perchè non intendiamo in alcun modo mettere in discussione il diritto d'asilo per chi fugge da guerre e persecuzioni. Il nostro obiettivo è impedire che sull'immigrazione l'italia continui a farsi fare la selezione in ingresso dagli scafisti".

Underdog 

"Rappresento ciò che gli inglesi chiamerebbero l'underdog. Lo sfavorito, per semplificare, che per affermarsi deve stravolgere tutti i pronostici. Intendo farlo ancora, stravolgere i pronostici, con l'aiuto di una valida squadra di ministri e sottosegretari, con la fiducia e il lavoro dei parlamentari che voteranno favorevolmente, e con gli spunti che arriveranno dalle critiche di coloro che voteranno contro".

Il tweet di Giorgia Meloni
Il tweet di Giorgia Meloni

Non molleremo

"Alla fine di questa avventura a me interesserà una sola cosa: sapere che abbiamo fatto tutto quello che potevamo per dare agli italiani una Nazione migliore. State certi che non ci arrenderemo, non indietreggeremo, e non tradiremo"