Camera, il discorso da presidente di Fontana: "La grandezza dell'Italia è la diversità"

Il leghista elogia Papa Francesco. "I cittadini ci chiedono risposte urgenti a problemi impellenti, primo fra tutti la povertà"

Roma, 14 ottobre 2022 - "Dopo la parentesi della pandemia, è necessario che il Parlamento ritrovi la propria centralità". Lo ha detto Lorenzo Fontana, nuovo presidente della Camera, nel suo discorso d'insediamento.

Dicorso in cui non sono mancati ringraziamenti e omaggi. "Desidero ringraziare il presidente Mattarella, perno della nazione e fondamentale garante della Costituzione e custode dei nostri valori". E ancora:  "Un saluto al pontefice Francesco che rappresenta un riferimento spirituale per la maggioranza dei cittadini italiani per promuovere il rispetto dei più alti valori morali nel mondo". E poi "un ringraziamento particolare a Umberto Bossi, senza il quale non avrei mai iniziato la mia carriera politica". Fontana si è congratulato inoltre per l'elezione di Ignazio La Russa a presidente del Senato, "certo dei validi e proficui rapporti che si avvieranno in questo principio di Legislatura".

Poi la parte più politica del discorso. "I cittadini ci chiedono risposte urgenti a problemi impellenti - ha detto Fontana - primo fra tutti la povertà, una realtà che credevamo lontana e che purtroppo sta bussando alla porta delle famiglie e delle imprese. La Legislatura che sta iniziando dovrà riaffermare il ruolo centrale del Parlamento come luogo delle decisioni politiche, servirà una rinnovata attenzione sulla qualità delle leggi che saremo chiamate a elaborare: leggi oscure o imperfette si traducono in costi per i cittadini, dispendio energie e nei casi più gravi negazione dei diritti. Il Parlamento non deve cedere all'omologazione che è uno strumento dei totalitarism. Promozione e tutela della persona sono al centro della Costituzione e devono essere al centro della nostra azione, con la coesione sociale di tutto il Paese. Gli eventi che hanno messo a dura prova il Paese ci richiamano all'unità nazionale per garantire uguaglianza e coesione sociale: fare questo significa applicare la Costituzione Italiana". Secondo Fontana "la ricchezza dell'Italia risiede proprio nella sua diversità e il compito delle istituzioni italiane è quello di valorizzarla attraverso le autonomie, nelle modalità previste e auspicate dalla Costituzione". 

Verso la fine del disorso arriva una citazione di San Tommaso D'Aquino: "il male non è il contrario del bene, è la privazione del bene. Il compito per noi parlamentari sarà di non privare del bene l'Italia. Dobbiamo lottare per esso con umiltà, serietà e sobrietaà. Siamo il popolo più bello e creativo del mondo". Anche alla fine del discorso di Lorenzo Fontana, così come alla proclamazione, solo il centrodestra applaude in piedi. Nessuno dei deputati di centrosinistra si unisce all'applauso.