Di Maio fuori dal Parlamento: non eletto nel collegio uninominale di Napoli

La parabola politica dell'ex ministro degli Esteri dell'ultimo governo Draghi. Dal 63% di voti raccolto nel 2018 allo 0,5% di Impegno Civico

Roma, 26 settembre 2022 - Luigi Di Maio è fuori dal Parlamento. Da ministro degli Esteri allo 0,5% raccolto con Impegno Civico: questa la direzione della parabola politica dell'ex leader del Movimento 5 Stelle, il grande sconfitto di queste elezioni politiche che hanno incoronato il centrodestra a trazione Fratelli d'Italia. Un doppio ko quello che Di Maio è stato costretto a incassare dalle urne. Da un lato infatti è stato sconfitto nel collegio uninominale della Camera di Napoli Fuorigrotta, dove ha raccolto il 24,4% dei voti, finendo secondo dietro all'ex ministro dell'ambiente pentastellato Sergio Costa. Dall'altro, ha visto fallire il progetto della lista Impegno Civico che non ha raggiunto nemmeno la soglia minima dell'1%: i suoi voti di fatto andranno persi e non serviranno per dare sostegno al dato finale complessivo della coalizione di centrosinistra.

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Luigi Di Maio (Ansa)
Luigi Di Maio (Ansa)

La parabola politica di Di Maio

Fuori dal Parlamento. Dopo dieci anni da deputato e quasi cinque da ministro, prima del Lavoro e dello Sviluppo nel primo governo Giuseppe Conte, poi come titolare della Farnesina nell'esecutivo guidato da Mario Draghi, per Di Maio arriva uno stop che fa molto rumore. E' il punto più basso della popolarità del politico avellinese, che nelle scorse elezioni del 2018 aveva superato il sessanta percento dei voti nel collegio di Acerra.

Quel dato del 63% lo aveva reso a 32 anni uno dei politici con più consenso d'Italia e lo aveva legittimato come capo politico del M5s. Dal 2018 alle elezioni di ieri il declino di Di Maio, costretto a dimettersi da leader dei pentastellati a fine gennaio 2020, quando in Italia stava per scoppiare la pandemia da Covid. "Mi fido di chi verrà dopo di me. E' la fine di una fase, ma non del mio percorso del Movimento", disse di Maio pronto a guidare la corrente più governista dei pentastellati, lontana da quella più radicale.

L'evoluzione del personaggio politico Di Maio prosegue quando il capo politico dei 5 stelle diventa Giuseppe Conte. Le scintille fra Di Maio e Conte diventano scontro aperto con il passare dei mesi, fino all'epilogo dello scorso giugno. Sul tema dell'invio delle armi all'Ucraina si consuma lo strappo finale fra Di Maio e il Movimento 5 stelle.

Arriva il doppio annuncio dell'addio al M5s e della fondazione di due nuovi gruppi parlamentari. Lo seguono 50 deputati e 11 senatori. Nasce Impegno Civico insieme a Bruno Tabacci. Nella campagna elettorale sceglie l'alleanza con il Partito Democratico e si candida per il collegio uninominale di Napoli Fuorigrotta. L'obiettivo è essere rieletto alla Camera. La bocciatura è già storia.