Chiara Appendino: "Io al fianco di Conte. Esterni nel listino? Un valore aggiunto"

L’ex sindaca 5S di Torino: "La partecipazione è un nostro tratto. Di Battista ha avuto un confronto sincero con noi, non lo giudico. Con il Pd siamo ancora insieme nelle città. Il patto saltato? Chiedete a loro"

Da più parti si ritiene che, per l’immagine istituzionale che la caratterizza, lei, con Giuseppe Conte, sarà la front runner dei 5 Stelle in vista del 25 settembre. Sente questa responsabilità in una fase difficile per il Movimento?

"Darò tutta me stessa come sono certa che altrettanto faranno tutte le persone che non sono più in prima linea ma che hanno scelto di continuare a fare parte della comunità del movimento – si schermisce Chiara Appendino, ex sindaco di Torino, il volto rassicurante del Movimento sul quale puntano insieme Grillo e Conte -. Ci metteremo la faccia, ma soprattutto l’entusiasmo e la forza delle idee".

Chiara Appendino (Ansa)
Chiara Appendino (Ansa)

La regola del secondo mandato ha fatto uscire dal Parlamento tutta la prima linea: la condivide? Ritiene che sarà apprezzata dagli elettori questa scelta?

"Penso che mantenere questa regola sia stata una scelta di coerenza, la stessa coerenza che ci ha portato a realizzare l’80% del programma elettorale nei quattro anni di governo. Il Movimento non perderà queste grandi donne e uomini che si stanno spendendo ancora oggi per le nostre battaglie e sono certa verranno valorizzate all’interno della nostra comunità".

Le parlamentarie sono imminenti, ma Conte potrà nominare 18 capilista, anche della società civile: c’è chi ha storto il naso.

"Penso che aprire alla società civile sia un valore aggiunto per il Movimento, non un limite: abbiamo sempre fatto della partecipazione uno dei nostri tratti identitari e anche l’indizione delle parlamentarie va in questa direzione".

Virginia Raggi e Alessandro Di Battista sono critici o addirittura fuori: sono una perdita o una spina nel fianco?

"Non entro nel merito delle loro scelte personali, anche perché so quanto siano difficili da prendere. Alessandro ha avuto un confronto sincero con Conte riguardo a alcune posizioni politiche incompatibili con quelle del Movimento. Virginia fa bene ad esercitare il suo ruolo di garanzia nel comitato purché questo avvenga in uno spirito unitario".

Quali sono oggi le priorità del Movimento?

"Intervento sul cuneo fiscale con abolizione dell’Irap per aiutare le imprese in difficoltà e semplificazione fiscale, introduzione del salario minimo da 9 euro l’ora per legge e lotta al precariato per tutelare in particolare i nostri giovani. La più urgente, però, è il contenimento dell’inflazione e, quindi, dei prezzi al consumo".

E le sue?

"Giustizia sociale, transizione energetica ed ecologica, diritti e donne e giovani sono i temi principali per i quali continuerò a battermi insieme al Movimento".

Quanto è stata rilevante la sua esperienza da sindaca?

"È stata intensa, complessa ma al contempo straordinaria. Poter servire la propria città, vivere quotidianamente i suoi problemi e le sue persone, dedicare tempo ed energia per cercare di renderla più vivibile è una esperienza unica.

Che cosa porterà a Roma dall’incarico di Torino?

"Sono stata la prima sindaca in Italia a procedere nel pieno vuoto normativo a riconoscere attraverso trascrizione i figli delle coppie omogenitoriali. Oggi alcuni sindaci continuano con i riconoscimenti mentre a Torino l’attuale sindaco ha smesso. Ecco, una legge, alla quale intendo contribuire, finalmente tutelerebbe in tutta Italia i diritti di questi bambini".

Oggi a quale elettorato vi rivolgete?

"A chi oggi è in difficoltà e non ha voce: ai giovani sottopagati e ai precari, alle piccole e medie imprese colpite dal caro bollette e dal caro prezzi, alle partite Iva già messe economicamente a dura prova dalla crisi post pandemia, alle famiglie in povertà, al ceto medio che sta perdendo il potere d’acquisto".

Quale obiettivo avete per il 25 settembre?

"Anche quando ero sindaca non ho mai rincorso i sondaggi: il nostro obiettivo è poter portare in Parlamento le nostre idee e le nostre battaglie continuando a svolgere quella funzione sociale di vicinanza ai più deboli che ha sempre caratterizzato il movimento. Più saremo, maggiore sarà la nostra efficacia di azione".

Con il Pd ci sarà un ritorno di fiamma dopo il voto?

"Manterremo gli impegni presi nei territori dove già governiamo insieme e saremo pronti a confrontarci sui temi. La domanda comunque andrebbe fatta al Pd che ha rinnegato l’ottima esperienza del governo Conte 2 nel nome di una fatidica agenda Draghi rivolgendosi ai Calenda in cerca di poltrone".

Un’ultima nota, proprio su Draghi. Ha condiviso completamente la scelta di non andare avanti con il suo governo o ha avuto qualche perplessità?

"Ho sperato fino all’ultimo che ci fossero le condizioni per rilanciare l’attività di governo alla luce dell’emergenza economica e sociale che stiamo vivendo. Invece abbiamo trovato di fronte un premier che non ha dato risposte concrete alle questioni sociali da noi poste, chiedendo una delega in bianco e mettendo in discussione alcuni provvedimenti come il superbonus a cui si deve buona parte dell’incremento del Pil".