Berlusconi: "Delusi sui ministri ma saremo leali al governo Meloni"

Il mancato voto a La Russa e il caso Ronzulli. Il Cavaliere e i retroscena raccontati a Bruno Vespa

Giorgia Meloni e Silvio Berlusconi

Giorgia Meloni e Silvio Berlusconi

Roma, 30 ottobre 2022 - Delusi per le scelte sui ministri, ma leali al governo Meloni: così Silvio Berlusconi descrive a Bruno Vespa i sentimenti dei vertici di Forza Italia, nell'intervista che vedrà la luce dal 4 novembre nel nuovo libro del conduttore televisivo, "La grande tempesta", edito da Mondadori e Rai.  "Nessun disagio" per la leadership affidata alla presidente di FdI Giorgia  Meloni.

Giorgia Meloni e Silvio Berlusconi
Giorgia Meloni e Silvio Berlusconi

Meloni all'altezza 

"Era logico e naturale - ha detto il leader azzurro, secondo la sintesi contenuta nel comunicato stampa che contiene l'anticipazione - che andasse a Palazzo Chigi il leader del partito che ha ottenuto più voti di quelli di Forza Italia e della Lega messi insieme. D'altra parte avevo già detto più volte che Giorgia Meloni aveva tutti i requisiti per guidare il governo". "Perché Giorgia  Meloni ha avuto questo successo? Perché rappresenta il nuovo ed è stata molto brava nelle sue apparizioni televisive", è l'interpretazione dell'ex premier.

Delusi sulla Giustizia

"E anche il no al ministro della Giustizia ci ha deluso...", dice a Vespa il presidente di Forza Italia. Non ha sbagliato a dare per scontata l`assegnazione alla Casellati della Giustizia quando così non era?, lo incalza il giornalista. "Ci è stato chiesto quali sarebbero stati i nostri ministri e noi abbiamo risposto: Tajani agli Esteri, Casellati alla Giustizia e Bernini all`Università. Poi si è parlato dei ministri senza portafoglio E io ero certo che ci fosse l`accordo.  Carlo Nordio è uno straordinario professionista - dice a proposito del nuovo ministro della Giustizia -. Condivido le sue posizioni sulla riforma della giustizia. La priorità assoluta è la riduzione della durata dei processi". 

Il caso Ronzulli

A proposito del "caso Ronzulli", nel libro di Vespa, si legge nel comunicato che contiene le anticipazioni, Berlusconi nega di aver mai proposto la senatrice come capo delegazione di Forza Italia al governo. Berlusconi aggiunge che quando non votò per La Russa il gruppo parlamentare al Senato era deluso perché Forza Italia non aveva avuto la presidenza di una Camera. Vespa ricorda a Berlusconi quante pene ha passato da presidente del Consiglio per le punture, chiamiamole così, di Gianfranco Fini, Pierferdinando Casini e Marco Follini, suoi alleati del tempo. Forza Italia pensa di riservare a Giorgia  Meloni lo stesso trattamento? "Assolutamente no", risponde il Cavaliere. "Il mio intervento per la fiducia al Senato ha garantito una partecipazione appassionata e leale a sostegno del Governo per i prossimi 5 anni di lavoro"