Francesco Yuri Forte (Giovani Pd): "Basta big catapultati, il partito ci dia risposte"

Il segretario campano dei Giovani democratici: "È una questione di metodo"

Francesco Yuri Forte, segretario campano Giovani democratici

Francesco Yuri Forte, segretario campano Giovani democratici

Napoli, 13 agosto 2022 - Parlare di rivolta forse è esagerato visto i toni felpati dei giovani del Nazareno, ma certo un’uscita così forte Enrico Letta non l’avrebbe mai immaginata. Nel momento in cui tentava di far quadrare il risiko delle candidature, ecco che i Giovani democratici gli lanciano un aut aut al quale il segretario dem non potrà far finta di nulla.

"I Giovani democratici hanno il diritto e il dovere di esigere spazio, ottenendo candidature eleggibili, come accade per i rappresentanti delle organizzazioni giovanili dei partiti progressisti di ogni parte d’Europa, anche quando sono assai meno radicate". Ancor più diretti i giovani piddini della Campania: "Chiediamo di candidarci a rappresentare una generazione di under 35 a cui nessuno dà voce. il Partito Democratico colga questa opportunità candidando i giovani in posizione eleggibile e non solo come bandierine".

Francesco Iury Forte, segretario dei giovani del Pd della Campania, l’ha chiamata qualcuno dopo questo proclama, ad esempio Letta o Francesco Boccia commissario in Campania?

"Ieri sera (giovedì, ndr) abbiamo fatto l’assemblea dei Gd della Campania e pubblicato quel post. Abbiamo saputo che dopo la presa di posizione nazionale e quella campana cui sarà un incontro di Letta con la segretaria nazionale dei giovani Pd. Si vede che è stato utile far sentire la nostra voce, siamo in attesa di risultati concreti".

Vi crea qualche problema che in Campania ci siano catapultati eccellenti, si parla di Franceschini e della Furlan?

"Sarebbe meglio se tutti i candidati fossero espressione del territorio. Noi abbiamo appoggiato solo tre candidature che sono espressione del territorio. Ovvero Marco Saracino, segretario del Pd di Napoli, Federica Fortino, vicesindaco di Nocera Inferiore, del Pd di Salerno, e Antonella Pepe, consigliere regionale e rappresentante Pd di Benevento".

C’è una candidatura che l’ha particolarmente turbata?

"Non è un fatto di nomi, ma è una questione di metodo. Non possiamo avere liste e candidati fotocopie come se stessimo ancora nel 2018. Ci ripropongono tutti i nomi del 2018, ci vuole invece un rinnovamento profondo".

Piero De Luca, figlio del governatore, deputato uscente, è classe 1980, non proprio un matusalemme.

"Piero De Luca non è un giovane, non si è mai proposto come giovane, è espressione della federazione di Salerno. Noi però proponiamo un altro nome, quello di Federica Fortino".

Chiedete tre posti in lista, in posizione eleggibile e non virtuale. Lo avete detto al commissario Boccia, giovani al posto di qualche cariatide con tre, quattro mandati alle spalle?

"Ne abbiamo parlato con lui, gli abbiamo chiesto un rinnovamento profondo. I posti sono pochi, non c’è spazio per i soliti nomi e neppure per i catapultati".

E lui? 

"Ci farà sapere".