Elezioni: chi non tornerà più nella prossima legislatura

Molti big salutano il Parlamento, soprattutto tra le fila del M5s (a causa del limite dei due mandati)

Il presidente della Camera Roberto Fico durante le votazioni sul Decreto Aiuti-bis (Ansa)

Il presidente della Camera Roberto Fico durante le votazioni sul Decreto Aiuti-bis (Ansa)

Roma, 16 settembre 2022 - È stata "una gran moria delle vacche", come dicevano Totò e Peppino, la compilazione delle liste per le prossime elezioni del 25 settembre, e dentro tutti i partiti, ma principalmente i 5Stelle. Ergo, sono molti i parlamentari che non saranno più presenti, nella prossima legislatura, la XIX, e che hanno già salutato tutti, amici e compagni, l’ultimo giorno della XVIII. Molti sono veri big.

Tra gli azzurri non sono stati ricandidati il sottosegretario all’Editoria, Giuseppe Moles, il deputato romano Simone Baldelli e molti altri. Nella Lega non ritornerà più Raffaele Volpi. L’ex capogruppo del Prc, poi in SeL, poi nel Pd e fino a oggi deputato di Iv, Gennaro Migliore, è candidato in un collegio impossibile per Az-Iv. Nel Pd lottano per tornare, ma è molto difficile, Stefano Ceccanti, Lele Fiano, Filippo Sensi.

Il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, ha scelto un collegio difficilissimo, quello di Afragola (Napoli) e rischia di non tornare in Parlamento, anche perché la sua lista (Impegno Civico) è assai difficile che superi la soglia di sbarramento (3%). Potrebbe farcela, invece, il leader di Italexit, l’ex leghista, e giornalista, Gianluigi Paragone.

Ma, a causa del divieto, voluto da Beppe Grillo e imposto a Giuseppe Conte, i mancati rieletti - cioè neppure ricandidati - allignano soprattutto nelle fila del M5s, dove sono saltati nomi storici, non ricandidati in un ‘pacchetto’ di 50 uscenti.

Roberto Fico: terza carica dello Stato dal 2018, 47 anni, di Posillipo, tifoso sfegatato del Napoli. Grillino rosso, anima più di sinistra dei 5 stelle, è tra i fondatori dei primi meetup di Grillo (2005).

Paola Taverna: senatrice del M5S dal 2013, rieletta, sempre al Senato, nel 2018, è, ma ancora per pochi giorni, vicepresidente del Senato, ma resta vicepresidente del M5s, vicinissima a Conte. Romana (di Torre Maura), prima di Palazzo Madama, ha fatto la segretaria in uno studio legale e ha lavorato in un ambulatorio di analisi… Nota per carattere combattivo e parlata ‘romana’.

Vito Crimi: sapo scout e capo politico ad interim del M5S dal 22 gennaio 2020 al 6 agosto 2021. Come Fico e Taverna, milita nel M5S dall'epoca dei "Meetup: 47enne, palermitano, laureato in matematica, dalla Sicilia va in Lombardia e nel 2010 si candida alla presidenza della Regione (ma prende il 3%). Nel 2013 è il primo capogruppo M5S al Senato, poi viene rieletto nel 2018.

Alfonso Bonafede: Tornerà in tribunale, Alfonso Bonafede, il 'Mister Wolf' a 5 Stelle, dopo tre anni da ministro della Giustizia nei Conte I e II. Eletto anche lui già nel 2013, alla Camera, è di Mazara del Vallo, 46 anni. Da ministro ha approvato la ‘Spazzacorrotti’ e una riforma della Giustizia, poi cambiata dalla Cartabia, ma è stato anche oggetto di ben due mozioni di sfiducia.

Tra gli altri parlamentari 5S esclusi, molti ministri o ex: alle Politiche giovanili Fabiana Dadone, ai Rapporti con il Parlamento, Federico D'Incà, l'ex ministro Danilo Toninelli, Riccardo Fraccaro, il presidente della prima commissione Affari costituzionali della Camera, Giuseppe Brescia, Nunzia Catalfo, ex ministro del Lavoro, e anche l'ex ministro della Salute Giulia Grillo.