Elezione presidente della Repubblica 2022: quando si vota, orario e quorum. La guida

Dopo i 7 anni di Mattarella, oggi a partire iniziano le votazioni per il nuovo capo dello Stato

Roma, 24 gennaio 2022 - Oggi a partire dalle ore 15 si vota per il nuovo presidente della Repubblica, dopo i sette anni al Quirinale di Sergio Mattarella. Vediamo allora come funzionano le elezioni del nuovo capo dello Stato, anche alla luce delle restrizioni dettate dalla pandemia da Covid

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Chi elegge il presidente della Repubblica

Il capo dello Stato viene eletto dal Parlamento in seduta comune: con l'improvvisa scomparsa di Vincenzo Fasano di Forza Italia, prenderanno parte al voto 629 deputati, 321 senatori (315 più i senatori a vita che oggi sono Giorgio Napolitano, presidente emerito, Elena Cattaneo, Renzo Piano, Mario Monti, Liliana Segre e Carlo Rubbia), e gli eletti dai consigli regionali che in tutto sono 58. Senza Fasano i Grandi elettori passano da 1009 a 1.008.

Dalla prossima legislatura, però, vista la riforma costituzionale che ha ‘tagliato’ i parlamentari, i grandi elettori saranno 345 in meno (i senatori, infatti, caleranno da 315 a 200, i deputati da 630 a 400).

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L'elezione dei delegati regionali

Ogni consiglio regionale ha eletto tre Grandi elettori, due rappresentanti della maggioranza e uno della minoranza. Unica eccezione, la Valle d’Aosta che elegge un solo delegato regionale.

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Il quorum 

Votazioni a scrutinio segreto. Nei primi tre scrutini è necessaria la maggioranza qualificata di due terzi dell’assemblea, cioè 673 elettori su 1.009; dal quarto scrutinio in poi, invece, è sufficiente la maggioranza assoluta (cioè la metà più uno dei Grandi elettori), pari a 505 come previsto dall’articolo 83 della Costituzione.  Di solito, si entra nel vivo dal quarto scrutinio: solo Francesco Cossiga e Carlo Azeglio Ciampi, infatti, sono stata eletti con la maggioranza dei due terzi.

Dove e come si vota

Si vota nell’Aula di Montecitorio che sarà presieduta dal presidente della Camera Roberto Fico. A differenza del solito, causa pandemia, ci sarà una sola votazione al giorno (in genere ce n’erano due, una al mattino e una al pomeriggio) in presenza. La votazione può svilupparsi su più giorni, ma l’assemblea non verrà scioltà finché non verrà eletto il nuovo capo dello Stato. Stando alle ultime indiscrezioni, pare che anche la votazione di domani - se necessaria - si terrà alle 15. Mercoledì invece dovrebbe iniziare alle 11.

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Le regole anti-Covid

Si potrà votare (e quindi accedere all’Aula di Montecitorio) solo con il Green pass (è sufficiente il ‘base’), mascherina Ffp2 e temperatura non superiore ai 37,5 gradi. Entreranno al massimo 50 grandi elettori alla volta. Ingresso in ordine alfabetico e voto per fasce orarie: in Aula comunque non saranno ammesse più di 200 persone.

Causa Covid, i tradizionali catafalchi con le tendine in feltro, utilizzati per garantire la riservatezza del voto, non ci saranno perché scarsamente igienizzabili. A loro posto, saranno allestite quattro cabine elettorali. La scheda, poi, verrà depositata nell’urna, la cosiddetta ’insalatiera’. La ’chiama’ dei grandi elettori verrà ripetuta due volte: si parte di solito dai senatori, poi i deputati, infine i delegati regionali. Finito lo spoglio, verranno letti i risultati ad alta voce dal presidente della Camera Fico. Ogni scrutinio si calcola duri circa 4 ore e mezzo.

Il voto dei positivi

Per chi è positivo al Covid (o in quarantena), come da decreto del 21 gennaio, sarà permesso votare, ma dovrà farlo nel parcheggio della Camera dei deputati, in via della Missione, dove ci sarà una  struttura ad hoc. Durante la trasferta, comunque, i Grandi elettori positivi al Covid non potranno utilizzare i mezzi pubblici, né entrare in contatto con soggetti diversi da coloro che sono proposti alle operazioni di voto, né pernottare e consumare pasti in luoghi diversi da quelli da loro indicati come sede di isolamento o quarantena. Il grande elettore infetto o ‘quarantenato’ arriverà nel seggio drive-in in auto o ambulanza e riceverà la scheda da un infermiere. Una volta votato, la scheda verrà messa in un contenitore che verrà sanificato e poi portato in Aula e aggiunta a quelle dell’Aula.

Morto Fasano

Vincenzo Fasano, deputato 70enne di Forza Italia è morto. Da anni lottava contro un male incurabile. Originario di Salerno e coordinatore del partito azzurro nella città campana, è stato consigliere regionale di Alleanza Nazionale dal 1995 al 2000, deputato dal 2001 al 2006 e senatore dal 2008 ad oggi, prima del Pdl e poi, dal 2013, di Forza Italia. Con la sua scomparsa alla vigilia dell'avvio delle votazioni sul presidente della Repubblica, i grandi elettori scendono a 1008. 

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