Giuramento Mattarella: il discorso integrale in Pdf e i due 'fuori programma'

Il presidente parla per 40 minuti a Montecitorio, interrotto per ben 55 volte dagli applausi dell'Aula

Roma, 3 febbraio 2022 - "Signori presidenti della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica, signori parlamentari e delegati regionali, il Parlamento e i rappresentanti delle Regioni hanno fatto la loro scelta". Ed è "per me una nuova chiamata inattesa alla responsabilità, alla quale non posso e non ho inteso sottarmi". Come 7 anni fa, Sergio Mattarella è di nuovo davanti alle Camere in seduta comune e pronuncia il suo secondo discorso di insediamento, dopo il giuramento nell'Aula di Montecitorio. Il presidente della Repubblica tiene alto lo sguardo e, con eleganza e serietà, si rivolge "a tutte le italiane e a tutti gli italiani: di ogni età, di ogni Regione, di ogni condizione sociale, di ogni orientamento politico. E, in particolare, a quelli più in sofferenza, che si attendono dalle istituzioni della Repubblica garanzia di diritti, rassicurazione, sostegno e risposte concrete al loro disagio". Un discorso di circa 40 minunti, interrotto ben 55 volte dagli applausi dell'Aula. 

Il discorso integrale in Pdf

Il capo di Stato si toglie la mascherina solo appena prima di iniziare a parlare e il primo punto che affronta è proprio la pandemia.  "Nel momento in cui i presidenti di Camera e Senato mi hanno comunicato l'esito della votazione - spiega -, ho parlato delle urgenze - sanitaria, economica e sociale - che ci interpellano. Non possiamo permetterci ritardi, né incertezze". Mattarella sottolinea che la lotta contro il virus "non è conclusa, la campagna di vaccinazione ha molto ridotto i rischi, ma non ci sono consentite disattenzioni".

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Interrotto più volte dagli applausi in Aula, il capo dello Stato rivolge poi riconoscenza a "medici, forze ordine, sindaci", cioè a "chi ha garantito i servizi essenziali nei momenti più critici". "La stabilità di cui si avverte l'esigenza è fatta di dinamismo, di lavoro, di sforzo comune - continua il discorso -. I tempi duri che siamo stati costretti a vivere ci hanno lasciato una lezione: dobbiamo dotarci di strumenti nuovi per prevenire futuri possibili pericoli globali, per gestirne le conseguenze, per mettere in sicurezza i nostri concittadini". Ora, sottolinea Mattarella, "dobbiamo disegnare e iniziare a costruire, in questi prossimi anni, l'Italia del dopo emergenza".

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Dalla riforma della giustizia, ai giovani fino agli incidenti sul lavoro: il capo dello Stato non lascia nessun tema irrisolto, guardando sempre al futuro. E Mattarella non dimentica di rendere "omaggio a Monica Vitti, grande protagonista della vita culturale del nostro paese". Un'altra standing ovation dell'Aula di Montecitorio.

La conclusione con il ricordo di David Sassoli. "'Auguri alla nostra speranza', sono state le sue ultime parole in pubblico - rammenta Mattarella -. Aveva appena detto: "La speranza siamo noi". Ecco, conclude, "noi, insieme, siamo responsabili del futuro della nostra Repubblica. Viva la Repubblica, viva l'Italia". Lunghissimo applauso, dopo quasi 40 minuti di discorso.

I fuori programma

Due i fuori programma. Entrambi sottolineati da una pausa e da un tono di voce segnato da un accento più personale. Sono due aggiunte a braccio rispetto al Pdf di cui sopra. La prima riguarda la settimana di trattative per la scelta del presidente della Repubblica: il voto del Parlamento "ha concluso i giorni travagliati della scorsa settimana", giorni, precisa a braccio il Capo dello Stato, "travagliati anche per me". La seconda aggiunta è l'omaggio convinto a Monica Vitti, scomparsa ieri a Roma: "Consentitemi di ricordare una grande protagonista del nostro cinema e del nostro paese, Monica Vitti", dice Mattarella mentre l'Aula si alza in piedi e applaude. 

Il giuramento a Montecitorio

Le tappe del giuramento di Mattarella a presidente della Repubblica

Telecamere sui cavalletti ad ogni angolo, Transatlantico tirato a lucido e corridoi laterali svuotati dai divanetti rossi e, alle 15.30, il presidente Sergio Mattarella ha varcato il portone della Camera dei deputati per la cerimonia ufficiale di avvio del suo secondo settennato al Quirinale, dopo la rielezione con 759 voti di sabato scorso. In mattinata nel cortile interno di Montecitorio qualcuno passava ancora l'aspirapolvere, mentre funzionari e commessi erano tutti attivi a ripassare i compiti e a ripercorrere il percorso del Capo dello Stato.

E il giuramento, a cui non ha partecipato Matteo Salvini, risultato positivo al Covid nello screening per l'accesso, è stato seguito da un lungo applauso unanime dell'Aula di Montecitorio. Il forte battimani ha coperto nell'Emiciclo il suono della campana di Montecitorio e delle salve di cannone sparate dal Gianicolo. Il presidente della Camera poi invitato i grandi elettori a sedere e ha ceduto il proprio posto al Presidente della Repubblica, sedendo alla sua destra, per il discorso di insediamento. 

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Il cerimoniale del Quirinale 

Il neo Presidente è stato a questo punto "preso in carico" dal cerimoniale del Quirinale. A piazza Montecitorio ha ascoltato l'esecuzione dell'Inno nazionale, passto in rassegna il drappello d'onore e, accompagnato dal presidente del Consiglio, ha reso omaggio al Milite ignoto all'Altare della Patria, mentre il cielo romano veniva solcato dalle Frecce tricolori. Scortato dai corazzieri a cavallo, a bordo della Lancia Flaminia presidenziale, Mattarella si è quindi recato al Quirinale da presidente della Repubblica. Sul Torrino è stato issato lo stendardo presidenziale accanto alla bandiera italiana e a quella europea, stendardo ammainato all'uscita del presidente dal Palazzo pochissime ore prima. Una volta ricevuti gli onori militari nel cortile d'onore del palazzo, nella sala degli Arazzi di Lille il presidente ha salutato con un breve discorso le alte cariche dello Stato. In considerazione della pandemia, il parterre di persone ammesse all'incontro è stato ridotto.

Le "dimissioni" di Draghi

Terminata la cerimonia, il presidente del Consiglio dei ministri Mario Draghi rassegna le sue dimissioni di prassi che, sempre di prassi, vengono respinte del nuovo presidente della Repubblica. Alla conclusione del cerimoniale di insediamento il rieletto presidente - Mattarella resta il 12esimo dall'inizio della storia repubblicana - entra ufficialmente in carica per il suo nuovo mandato.