Andrea Riccardi: chi è il nome nuovo nella corsa a presidente della Repubblica

M5s e Pd fanno avanti la candidatura del fondatore di Sant'Egidio

Andrea Riccardi

Andrea Riccardi

Roma, 23 gennaio 2022 - E dunque, potrebbe essere Andrea Riccardi il candidato del centrosinistra per il Quirinale, anche se solo come candidato di ‘bandiera’, cioè nelle prime tre votazioni, senza alcuna chanche di vero successo. Il nome del fondatore della Comunità di Sant'Egidio si affaccia mentre si avvicina l'avvio (domani) delle votazioni per eleggere il nuovo presidente della Repubblica. Proposto, in prima battuta, dal Movimento 5S, sarebbe stato accolto di buon grado anche dal Pd. 

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Chi è Andrea Riccardi

Ma chi è Andrea Riccardi? Barba bianca ed eloquio fluente, sguardo magnetico, solidi studi alle spalle e lunga frequentazione del Vaticano – di cui è storico e studioso insigne e brillante – Riccardi è soprattutto il vertice di quella diplomazia ‘parallela’ (agli Stati, ma anche al Vaticano) che ha caratterizzato la vita e le opere della comunità di Sant’Egidio, da lui fondata. Di orientamento progressista, cattolico-sociale, più che cattolico-democratico, Riccardi ha sempre coltivato eccellenti rapporti con il mondo e i partiti del centrosinistra, senza dire del fatto che, nella città di Roma e non solo, la sua comunità di Sant’Egidio è una vera ‘autorità’ e una lista ispirata ai principi della comunità (“Demos-Democrazia solidale”) si è presentata più volte, a Roma e non solo, in coalizione con il Pd e con altri partiti del mondo del centrosinistra.  

Riccardi, nato a Roma nel 1950, vanta innanzitutto una lunga carriera accademica come professore ordinario all'università. Ha insegnato, come professore ordinario, Storia Contemporanea all’Università di Bari, alla Sapienza e alla Terza Università degli Studi di Roma e ha ricevuto molte lauree honoris causa.

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Comunità di Sant'Egidio

Ma il nome di Riccardi è legato in particolare alla Comunità di Sant'Egidio, fondata nel 1968, nelle temperie degli anni della contestazione giovanile ma anche del Concilio Vaticano II. Nata come realtà romana, è diventata progressivamente una ‘famiglia internazionale’. Oltre che per l’impegno sociale e i numerosi progetti di sviluppo nel Sud del mondo, è conosciuta per il suo lavoro a favore della pace e del dialogo. In particolare, Riccardi ha avuto un ruolo di mediazione, in prima persona, in diversi conflitti e ha contribuito al raggiungimento della pace in alcuni Paesi, tra cui il Mozambico, il Guatemala, la Costa d’Avorio, la Guinea. La rivista “Time” nel 2003 lo ha inserito nell’elenco dei trentasei “eroi moderni” d’Europa, che si sono distinti per il coraggio e impegno umanitario.

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Le pubblicazioni

Ma, come dicevamo, Riccardi, che ha firmato articoli per un lungo elenco di testate, si distingue anche come studioso della Chiesa in età moderna e contemporanea, così come del fenomeno religioso nel suo complesso. Lungo l'elenco di libri da lui scritti ed editati. Nel 2011 ha pubblicato “Giovanni Paolo II. La biografia”, (San Paolo) che traccia un quadro completo di questa grande figura del Novecento e, nel 2013, “La sorpresa di papa Francesco” (Mondadori) che analizza i primi mesi del pontificato collocandolo davanti le sfide del mondo globale. Il 21 maggio 2009 ha ricevuto il Premio Carlo Magno, che viene attribuito a persone e istituzioni che si sono particolarmente distinte nella promozione di una Europa unita e nella diffusione di una cultura di pace e dialogo. 

Gli impegni in ambito istituzionale

In ambito istituzionale, ha fatto parte del governo Monti, ricoprendo dal 16 novembre 2011 al 27 aprile 2013 l’incarico di ministro per la Cooperazione internazionale e l’Integrazione (con deleghe alla famiglia ed alle pari opportunità). Il 22 marzo 2015 è stato eletto Presidente della Società Dante Alighieri, la sola carica che, a tutt’oggi, ancora ricopre.