Giovedì 25 Aprile 2024

C'era una volta il bene comune

"Lei è un ottimista", mi ha detto ieri mattina il conduttore di un dibattito tv. C’erano in studio politici di schieramenti contrapposti, e sul tema della crisi economica ciascuno dava contro all’altro: le vostre proposte sono tutte sbagliate, diceva uno del Pd; se le cose vanno male è colpa di chi ha governato prima, cioè voi, ribatteva l’esponente M5S. Qualsiasi cosa veniva detta, l’altro diceva che era una fesseria, o scuoteva la testa con un sorrisetto. "Possibile", ho chiesto allora, "che nessuno mai ammetta una propria responsabilità? Non sento mai nessuno interrompere il ‘rivale’ dicendo un beh, su questo debbo ammettere che ha ragione lei". Mi rendo conto: un intervento da Tenero Giacomo, quello della Settimana Enigmistica.

Eppure il saper ascoltare, il riconoscere le ragioni dell’altro, il saper rinunciare a qualcosa di sé pur di arrivare a un accordo, non sono solo norme di buona educazione. Sono al contrario la vera, forse la sola strategia che può adottare un Paese in difficoltà. A chi mi dava dell’ingenuo, ho ricordato che l’Italia ha passato momenti ben peggiori: ad esempio il secondo dopoguerra, ad esempio il terrorismo. Allora due partiti dominavano la scena: la Democrazia Cristiana, che garantiva l’appartenenza dell’Italia all’Occidente sotto l’ombrello americano; e il Partito Comunista, i cui militanti per molto tempo hanno sperato nella ‘seconda ondata’, e addaveni’ Baffone. Bianchi e rossi erano assai più lontani – ideologicamente – di quanto non possano essere oggi il Movimento 5 Stelle dal Pd, o la Lega da Forza Italia. Avevano due visioni contrapposte del mondo e perfino dell’umanità. Ma nel ’46, sulle macerie dei bombardamenti, scrissero insieme la Costituzione; e quando negli anni Settanta i brigatisti rossi e i bombaroli neri insanguinavano il Paese, nelle piazze le bandiere rosse si mescolarono a quelle bianco-crociate. Perché prima di tutto veniva l’Italia. Uomini come De Gasperi, Togliatti, Moro e Berlinguer si misero insieme, nei momenti difficili, al servizio del bene comune. Ma erano, appunto, De Gasperi, Togliatti, Moro e Berlinguer.