La teoria del tutto è il santo Graal della fisica teorica. La ricerca di una spiegazione dell’Universo che renda conciliabili le due teorie, oggi riconosciute, della meccanica quantistica e della relatività generale. Due frasi, spiegano bene di cosa si parla. "Dio non gioca a dadi con l’Universo", disse Albert Einstein. "Dio non solo gioca a dadi – commentò anni più tardi Stephen Hawking – , ma spesso li getta dove non riusciamo a vederli". Come hanno fatto gli elettori che hanno gettato i dadi nel buco nero nel quale, ora, i rabdomanti dei partiti, vagano cercando i numeri che consentano una maggioranza di governo, la tenuta dell’identità e la parola data agli alleati. Alla ricerca di una teoria del tutto che tenga insieme il Nord affascinato dalla flat tax con il Sud ammaliato dal reddito di cittadinanza. O risolva i problemi di madri e padri stretti tra l’incudine di figli senza lavoro e un welfare sotto scacco delle tendenze demografiche. Famiglie spesso appoggiate sul sostegno economico dei nonni e, allo stesso tempo, alle prese con la difficoltà di accompagnarli nell’età dei cristalli. Quella dove si è consapevoli di essere duri e saggi, ma ci si scopre delicati come una carezza e fragili come una promessa non mantenuta.
La politica, a caccia della propria teoria del tutto, riparta da qui. Accolga la suggestione di Papa Francesco che chiede il Nobel per gli anziani. E provveda. Dando attuazione, dal governo centrale in giù, ai provvedimenti che sostengono i caregiver, l’esercito di invisibili – genitori, figli, parenti – che curano un famigliare malato. Potenziando il fondo che ha fatto capolino nella legge di Bilancio 2018 ma deve fare conti con una dotazione di 60 milioni di euro. Spiccioli. Consentendo alla legge contro le truffe agli anziani di trovare la via dell’approvazione definitiva. Regolando il mondo delle badanti per garantire sicurezza e qualità agli assistiti, a loro la dignità del lavoro e alle famiglie una possibilità in più di evitare che la via dei cristalli sia più dolorosa del previsto. Ora Hawking e Einstein, dovunque essi siano, sanno se Dio gioca a dadi. A noi non resta che cercare dove sono caduti e scrivere quei capitoli che trasformano la patria in madre patria, la paura in speranza, un paese in comunità. L’inverno in primavera.