Una giornata da ricordare

Gianni Morandi durante l'Udienza di Papa Francesco alle Diocesi di Bologna e Cesena (Ansa)

Gianni Morandi durante l'Udienza di Papa Francesco alle Diocesi di Bologna e Cesena (Ansa)

Gianni Morandi, chitarra a tracolla, punta spesso gli occhi al cielo sopra al Vaticano. Canta Lucio Dalla. "A modo mio, avrei bisogno di carezze anch’io. Avrei bisogno di pregare Dio". Poche parole e Piazza San Pietro diventa Piazza Grande. Aspettando Papa Francesco assieme alle migliaia di pellegrini partiti da Bologna e da Cesena per ricambiare la visita del Pontefice il primo ottobre dello scorso anno. Una signora si lascia a una risata genuina: "Nessuno aveva mai cantato Romagna mia in Piazza San Pietro". Lo sta facendo il Gianni nazionale, intonando Casadei, senza perdere il filo che ricama la giornata di una grande comunità: belle persone, aria di festa e di speranza. 

Fuori dai luoghi comuni e dentro la realtà di un Paese ancora in cerca d’autore, e di un premier, e dalle prospettive incerte. Scenari di vita già vissuta e non scongiurati, prove di resistenza a una crisi che ha messo a dura prova imprese e famiglie, ha creato vasti territori di nuove fragilità e ha scosso la capacità di quei piccoli gesti quotidiani che ieri Francesco ha ricordato parlando dei cristiani: "I cristiani sono lievito di amore, di fraternità, di speranza con tanti piccoli gesti quotidiani. Amate i piccoli gesti quotidiani: sono piccoli, come il lievito, ma fanno tanto bene".  Come una bella giornata.