Mercoledì 24 Aprile 2024

La tattica di Salvini. L'incassatore all'incasso

"Io nella vita ne ho presi tanti di pugni", diceva Primo Carnera, "ma lo rifarei, perché tutti i pugni che ho preso mi sono serviti per far studiare i miei figli". Forse Matteo Salvini sta seguendo la stessa filosofia: di pugni, dai suoi alleati Cinque Stelle, ne sta prendendo tanti: ma pensa che gli serviranno, prima o poi, per diventare premier. Non c’è dubbio che il Capitano – come lo chiamano i suoi – si sia rivelato fino ad ora un grande incassatore. Perché non c’è dubbio neppure su un altro fatto: e cioè che a scatenare la rissa perpetua, da marzo 2018 a oggi, sono stati, nel 95 per cento dei casi, i grillini. Fin dal giorno dopo il contratto di governo, c’è sempre stato qualcuno del M5S pronto a smarcarsi. E con quale delicatezza: "Salvini è un fascista, è un razzista, la sua politica sui migranti fa schifo, è pure omofobo", e così via. C’è sempre stato un Fico o un Di Battista. Poi perfino Di Maio si è accodato. Ha bollato come "sfigati" quelli che sono andati a Verona per la famiglia (e quindi anche Salvini), e ieri ha definito "una vittoria dell’onestà" la cacciata di Siri dal governo, come a dire che Siri medesimo e i suoi compagni di partito sono dei disonesti.

Ai suoi alleati, Salvini non ha mai risposto a tono. Ha detto al massimo – ma proprio al massimo, in questi ultimi giorni – che ogni pazienza ha un limite (e ogni limite ha una pazienza, precisava Totò), ma non ha mai insultato i Cinque Stelle. Ha ingoiato – oltre alle male parole – il reddito di cittadinanza, i tagli alle pensioni, il decreto dignità, il rinvio della flat tax, lo stallo sull’autonomia, l’espulsione di Siri, ieri anche la legalizzazione della cannabis. Ha sempre incassato, assicurando che il governo durerà cinque anni.

Perché incassa? Salvini non è un masochista. Incassa perché non vuole essere lui a far la parte di chi rompe l’alleanza: lascia che siano gli altri a farlo. E incassa perché aspetta di passare all’incasso. L’ultimo sondaggio di Noto, che pubblichiamo a pagina 5, dà la Lega al 32 e il M5S al 21, alla pari con il Pd. Quando i sondaggi diventeranno voti reali, Salvini farà pesare il ribaltone, e la minaccia di nuove elezioni Politiche. Anche perché, per stare al pugilato, "a volte, per tirare un colpo vincente, bisogna arretrare… Ma se arretri troppo, non combatti più" (Million Dollar Baby).