Martedì 16 Aprile 2024

Tra Luigi e Matteo. E se alla fine ridesse Silvio?

Dinque a pochi giorni dalle elezioni sono arrivate, nell’ordine: un’inchiesta giudiziaria sul sottosegretario Siri (Lega), una sul governatore della Lombardia Fontana (Lega), una su Lara Comi (Forza Italia), una sulla giunta di Legnano (Lega) e una sui voli di Stato di Salvini. Coincidenze o giustizia a orologeria? Domanda inutile. Ciascun italiano ha già la ‘sua’ risposta. Nel senso che chi pensa che tutti i politici siano corrotti (e quelli di centrodestra in particolare), vedrà questo tintinnar di manette e questo spuntar di avvisi di garanzia come una conferma delle proprie idee: e voterà a sinistra o, più probabilmente, per i Cinque Stelle. Chi invece vota Lega o comunque centrodestra vedrà confermata la propria opinione sulle ‘toghe rosse’, e cioè penserà che «come al solito» c’è una parte della magistratura asservita alla politica, e sempre pronta a cercare di condizionare il voto.

Insomma le raffiche di arresti e di ‘avvisi’ che ormai regolarmente, ad ogni chiusura di campagna elettorale, riempiono le pagine dei giornali e i tg, ormai non fanno che radicalizzare ciascun elettore nelle proprie convinzioni, e quindi non spostano un voto, o quantomeno ne spostano ben pochi. Per spostarne molti, dovrebbe accadere qualcosa di davvero clamoroso; si dovrebbe scoprire un reato molto grave con una prova assolutamente incontestabile di colpevolezza: non certo gli abusi d’ufficio, le presunte mazzette da trentamila euro, le tesi di laurea pagate, i voli di Stato. Ancor meno giovano – a chi volesse fare un uso politico della giustizia – i fantasiosi nomi con i quali alcuni inquirenti (non si sa a quale titolo) battezzano le inchieste, tipo il ‘Piazza pulita’ di ieri. Funzionò un quarto di secolo fa, con Mani Pulite: ma ormai la gente è assuefatta, forse anche stufa.

Forse una sola persona, in tutto questo, intravede un possibile vantaggio. È una persona che in fondo potrebbe anche godere, nel veder Matteo Salvini dover fare i conti con queste grane come a lungo dovette fare lui. È una persona che spera che Salvini, vista la mala parata, torni sui suoi passi e al vecchio solidazio. Provate a indovinare come si chiama, questa persona.