Le inchieste sulle morti. Viva i vaccini, abbasso la censura

Il professor Roberto Burioni ieri su Twitter ci ha definiti "irresponsabili" e "seminatori di panico" per aver dato la notizia della morte di un insegnante di Vergato (Bologna) sulla quale la Procura della Repubblica ha aperto un’inchiesta, ordinando l’autopsia, che è stata eseguita ieri. L’insegnante, che aveva 61 anni, era stato vaccinato dieci giorni prima della morte con AstraZeneca. Nessuno ha scritto che la morte è stata provocata dal vaccino, né che ci sono elementi per sospettarlo. Ma che l’uomo si è vaccinato, si è sentito male già il giorno dopo (secondo le testimonianze dei colleghi) e che sulla morte la Procura ha deciso di indagare. Irresponsabile anche la Procura?

Naturalmente al tweet del professor Burioni si sono accodati i consueti odiatori da tastiera che ci hanno bollati come terroristi, no vax e così via. Ora, questi odiatori sono appunto odiatori: gente che se ne infischia di approfondire quello che legge e tantomeno quello che scrive. Ma il professor Burioni, di cui abbiamo stima e che più volte abbiamo intervistato, dovrebbe sapere bene qual è la posizione del nostro giornale, anche in questi giorni in cui si sono sollevati interrogativi su AstraZeneca.

Il giorno delle prime morti post vaccino (in Sicilia) il nostro Raffaele Marmo ha scritto un editoriale proprio per dire che non bisogna dubitare dei vaccini, che al momento sono l’unica arma per uscire dal tunnel del Covid. E così sono stati tutti gli articoli, tutte le interviste, tutti i titoli. Siamo convintamente "sì vax". Chi ci segue lo sa benissimo.

Ma siamo anche "sì notizie", perché questo è il dovere - ribadisco, il dovere - di una stampa libera. E in questi giorni di notizie legate ad AstraZeneca ce ne sono state diverse: alle morti in Sicilia e a Vergato già citate se n’è aggiunta, ieri, un’altra in Piemonte, e la Regione ha sospeso il lotto ABV5811, dopo che l’Aifa aveva sospeso nei giorni scorsi il lotto ABV2856. Varie Procure e varie Ausl hanno ordinato accertamenti. L’Irlanda, la Danimarca, la Norvegia e l’Islanda hanno sospeso la vaccinazione con AstraZeneca. L’Austria, l’Estonia, la Lettonia, la Lituania e il Lussemburgo hanno sospeso un lotto.

Ha letto questi nomi professor Burioni? Aifa, Ausl, Regione Piemonte, Procure della Repubblica e nove Stati europei, nove. Tutti irresponsabili e seminatori di panico?

AstraZeneca è una grande e seria azienda, e siamo certi che abbia già fatto molto per sconfiggere il Covid: ha e avrà la gratitudine di tutti. Ma se c’è un dubbio - da fugare, ci auguriamo con tutto il cuore - è doveroso che lo si faccia in trasparenza, come ha detto il professor Silvio Garattini, e non censurando le notizie come vorrebbe qualcun altro.