La lezione di un colpo di fulmine

Nulla è più forte dei sentimenti

A Ferrara non si parla d’altro: un ragazzo francese di vent’anni ha tappezzato la città di volantini nel tentativo di rintracciare una ragazza che ha conosciuto su un treno. Lei abita a Mestre e studia medicina a Ferrara. Lui – si chiama Thèo Bonfils – le aveva parlato per un’ora ma senza l’ardire di chiederle il numero di cellulare, e ora si affida ai volantini, lasciando una sua mail: [email protected]. "Non dormo più", ha scritto. Anche il sindaco Alan Fabbri partecipa attivamente alle ricerche: ha rilanciato sui social l’appello del ragazzo. E sul nostro sito questa storia sta facendo un boom di pagine viste

Conosco la pratica. Avevo l’età di Thèo quando una domenica sera, tornando in treno dopo un Bologna-Inter, conobbi una ragazza di Milano. Non c’erano allora i posti riservati, gli scompartimenti dei vagoni erano tutti pieni e questa ragazza (si chiamava Enrica, ricordo ancora) ed io eravamo in piedi in corridoio. Vinsi la mia timidezza e le attaccai un bottone, arrivando – a differenza di Thèo – a chiederle il numero di telefono, naturalmente di casa, perché sto parlando del paleozoico. Lei mi sembrava molto ben disposta e mi sentii, per una volta ottimista: "È fatta", pensai. La sera del giorno dopo le telefonai dopo un respiro profondo. Rispose qualcuno dei suoi familiari. Me la passarono. Lei fu gelida, parlò a monosillabi e l’unica frase compiuta fu anche l’ultima: "Adesso devo andare, mi aspetta il mio fidanzato".

Auguri, Thèo. Ma comunque vada, hai già vinto una meravigliosa partita: quella di far capire al mondo che al mondo non c’è nulla di più bello e di più importante di questo: innamorarsi. Infatti anche le tv nazionali hanno già contattato questo ragazzo. E se la città, il sindaco, i social, il sito del nostro Carlino e le tv hanno reagito così, è perché davvero le notizie più seguite sono spesso – ma direi forse sempre – quelle che hanno a che fare con la vita vera di tutti noi.

L’interesse scatenato dall’iniziativa di questo ragazzo dimostra che non c’è nulla di più forte dei sentimenti. Sbaglia chi legge la Storia con categorie solo politiche, militari, economiche. La Storia è mossa dai sentimenti. Magari anche da quelli cattivi: ma sentimenti. Non c’è nessuno che abbia mai edificato una città, ideato un sistema politico, avviato un’impresa industriale, scatenato una guerra, scoperto un nuovo continente o una legge della fisica o della chimica se non per seguire un desiderio – positivo o negativo che sia – che aveva nel cuore.