Sabato 20 Aprile 2024

Tre cose da imparare

Luigi Di Maio e Matteo Salvini (Ansa)

Luigi Di Maio e Matteo Salvini (Ansa)

Un balcone non fa primavera. I mercati hanno provveduto a spegnere la festicciola del vicepremier Di Maio sul balcone di Palazzo Chigi. La nota di aggiornamento al Def e il rapporto deficit/Pil fissato al 2,4% sono stati accolti con il rialzo dello spread, il tonfo del listino azionario e vendite da brivido sui titoli delle banche. La nota di aggiornamento al Def consegna numeri e dichiarazioni di intenti.

I paletti, lo ha ricordato ieri il presidente Mattarella, sono prima di tutto quelli scritti in Costituzione: equilibrio di bilancio e coperture. La scrittura della manovra spiegherà come funzioneranno le misure annunciate dal reddito di cittadinanza agli investimenti. Spiegheranno, per esempio, se il primo sarà uno strumento di assistenzialismo sganciato dall’idea di lavoro oppure no. Spiegheranno se ci saranno investimenti funzionali alla crescita del Pil. 

Chiariranno, insomma, i motivi per i quali il governo ha imboccato la strada della spesa e del deficit per stimolare i consumi e sostenere occupazione e ripresa. Esperienza insegna che distribuire un po’ di soldi non ha mai prodotto granchè, gli 80 euro di Renzi stanno lì a dimostrarlo. Come l’idea di pensionare gli anziani per far posto ai giovani finora non ha funzionato.

Sul piano politico la vicenda Def insegna tre cose: 1) questo governo fa quello che dice di voler fare 2) La manovra è di legislatura e non un traghetto per le elezioni europee. Le opposizioni, se esistono, se ne facciano una ragione 3) I 5Stelle pareggiano i conti con la Lega di Matteo Salvini, indiscussa protagonista dei primi mesi della legislatura. Lega che rimane il primo interlocutore del Nord industriale. Le parole, ieri a Vicenza, del presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia, non richiedono interpretazioni: «Di questo Governo crediamo fortemente nella Lega». Ma a chi si dà credito si va anche a chiedere conto e risposte. I mercati già da domattina continueranno a rispondersi da soli. La seduta di venerdì si è mangiata da sola un pezzo di risorse della manovra. L’Europa è l’ultimo dei problemi.