Giovedì 18 Aprile 2024

Fuoco da domare

Un criminale. Sparare su persone innocenti è un crimine e chi preme il grilletto è un delinquente. Su questo non devono esserci dubbi. La rappresaglia di Macerata irrompe in campagna elettorale con la forza devastante della realtà che sbatte in faccia alle forze politiche il mondo così com’è e non come vorrebbero che fosse. Va accolto, senza riserve, l’invito del premier Gentiloni a non cedere a odio e violenze. Lo Stato farà lo Stato, ha garantito, contro le derive della follia. Lo prendiamo in parola. Tutti, ora, abbassino i toni. Il fuoco va domato. Non si difendono gli italiani sparando sui nigeriani. Lo ribadiamo: la responsabilità penale è personale. Se un nigeriano uccide, non vuol dire che tutti i nigeriani ammazzino. Il razzismo va condannato. Ma la preoccupazione per la delinquenza legata all’immigrazione è un fatto, non una fantasia. Il sonno della ragione genera mostri, ma a dormire è anche chi pensa che, per lavarsi la coscienza, basti recitare il mantra dell’accoglienza indiscriminata. Salvo ignorare stanchezza, paura, bisogno di sicurezza e protezione delle persone. Il loro non è il sonno dei giusti.

Ha gioco facile, oggi, chi accusa di soffiare sul fuoco chiunque osi contraddire la tesi delle porte aperte senza se e senza ma. Quel fuoco è acceso da chi ignora, per tornaconto personale o per ideologia, la realtà quotidiana delle nostre città. Da quel fuoco possono nascere scintille in grado di incendiare la convivenza e far sì che qualcuno una mattina si alzi dal letto e spari. La cronaca non mente: ogni giorno racconta di individui che non dovrebbero essere qui e commettono reati. La vicenda di Igor, il killer che ha insanguinato la Bassa padana, non è stata dimenticata. Una città, Macerata, ha vissuto ore di terrore. Bravo il sindaco per l’uso intelligente di ogni mezzo per informare la popolazione. Ora si abbassino i toni. E si fermino i cretini che non hanno perso tempo a far girare su Facebook un fotomontaggio con Laura Boldrini sgozzata da un nigeriano. Il criminale che ha sparato a Macerata ha terminato il suo giorno di ordinaria follia avvolto nella bandiera italiana, gridando viva l’Italia. Disonorando entrambe. Preferiamo il tricolore dell’esercito nelle missioni di pace.   @ilgipa