Martedì 16 Aprile 2024

Gli opposti estremismi

Sul tema della famiglia sono in campo in questi giorni due estremismi, ed è un peccato, anzi un disastro. Un estremismo è quello degli organizzatori – o meglio di gran parte dei partecipanti – della manifestazione di Verona. Estremismo soprattutto nella forma, nella comunicazione. Chi distribuisce gadget di plastica a forma di feto per esprimere la propria contrarietà all’aborto è "un deficiente", come dice – intervistato da Pierfrancesco De Robertis – l’ex ministro Maurizio Lupi, che non solo è un cattolico, ma è un cattolico di Comunione e Liberazione, insomma di quella parte di Chiesa che viene collocata "a destra", in contrapposizione alla cosiddetta "Chiesa di sinistra" (sono definizioni grossolane, ma insomma: ci siamo capiti). L’aborto è un dramma, e se si vuole evitarlo occorre aiutare, con la concretezza e con il cuore, chi si trova nelle condizioni di dover scegliere. Allo stesso modo per difendere la famiglia bisogna testimoniarne, con la vita, la bellezza: non impugnarla come una spada contro qualcuno. Se il Papa tace, e molti alti prelati hanno voluto prendere le distanze da Verona, è perché sanno che manifestazioni come queste – e toni come questi – non rendono un buon servigio alla causa, anzi la danneggiano. 

E c'è però un altro estremismo, quello di chi definisce "Medioevo" chi parla di unione fra uomo e donna, "oscurantista" chi è contrario all’aborto, "clericofascista" e altre amenità del genere chi dissente dal cambiamento del concetto di famiglia. È curioso: in Italia è concessa libertà di espressione e di manifestazione a tutti, anche a soggetti ben più volgari e verbalmente violenti, ma si vorrebbe mettere il bavaglio a chi non segue il nuovo concetto di morale. In un’altra intervista  (e realizzata da Giovanni Panettiere) leggerete Franco Grillini, storico leader delle battaglie gay, che si oppone a qualsiasi censura nei confronti di chi sfila in questi giorni a Verona: si può criticare – dice – ma non censurare. Sono, Lupi e Grillini, due persone intelligenti, che non si fanno accecare dall’ideologia. Ma sono anche, purtroppo, due eccezioni.