Mercoledì 24 Aprile 2024

Angela Merkel, la piccola europea

ngela Merkel (Ansa)

ngela Merkel (Ansa)

Grande tedesca, piccola europea. La lunga uscita dalla scena politica di Angela Merkel lascia una Ue a pezzi e una Germania fortissima. E irriconoscente verso quel volto votato perché rassicurante. Per molti europei, il volto dell’Austerità. Di chi non seppe, o non volle, risolvere la crisi greca bruciando un continente di fronte al deflagrare della crisi dei debiti sovrani.

Falò delle vanità politiche che ha lasciato ceneri d’Europa e il passo ai sovranismi. Non miopia, la Germania ha avuto benefici: il surplus commerciale tedesco è una grana per l’Eurozona. La Germania, grazie all’export, è la nostra Cina.

Inutili i richiami, i parametri non sono uguali per tutti. La Merkel ha avuto il merito di farsi garante coi falchi delle mosse non ortodosse di Draghi alla Bce. Superflue, forse, con altri leader a Berlino. «Sta distruggendo la mia Europa», disse di lei Helmuth Kohl. L’annuncio di Angela cambia il Vecchio Continente. Non è detto cambi i tedeschi, non è detto in meglio.