Martedì 23 Aprile 2024

Zucchero & C. sulla strada della cosmetica "Una materia prima al posto delle bioplastiche"

La sperimentazione del gruppo di Bagno a Ripoli

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Prodotti cosmetici a base di zucchero. L’idea arriva dalla Toscana e da un’azienda che del saccarosio è specialista, come suggerisce il nome – Zucchero & C – una realtà con sede a Bagno a Ripoli (Firenze) che lavora circa 8mila tonnellate di prodotto all’anno, fattura 6,5 milioni di euro ed è partner di colossi internazionali delle industrie dolciaria e farmaceutica. La macinazione e il confezionamento dello zucchero è da sempre la specialità, da quando la famiglia Antonini ha rilevato quello che agli inizi degli anni Novanta era un laboratorio.

Il 2020 è l’anno dell’ulteriore diversificazione del business, con l’ingresso nel mercato della cosmetica: cinque prodotti (scrub viso e corpo, crema viso e corpo, maschera viso) compongono la linea Satò, nata da un’intuizione di Marcella Antonini, vicepresidente dell’azienda. "L’idea – spiega quest’ultima – mi è venuta dopo un viaggio in Giappone, qualche anno fa. Sono affascinata dalla bellezza in ogni suo aspetto, ho pensato di mettere le proprietà naturali dello zucchero e di altri ingredienti come l’amido di riso al servizio di un settore diverso da quello in cui l’azienda è abitualmente. Ci siamo avvalsi di esperti della cosmesi per portare a compimento il progetto, dopo un percorso durato un paio di anni".

Concluso con la nascita della nuova linea. Anche in questo caso il nome dice tutto: Satò significa zucchero in giapponese. "I prodotti sono naturali ed ecosostenibili – continua Marcella Antonini – sia negli ingredienti, sia nel packaging. Lo zucchero sostituisce le microplastiche, che sono inquinanti e dannose per gli organismi acquatici. Una legge ne vieta l’utilizzo nella cosmetica a partire dal primo gennaio del 2020, noi siamo all’avanguardia".

La vendita è partita in questi giorni e, almeno nei primi mesi, sarà portata avanti solo online attraverso un sito internet (www.satocosmetici.it) dedicato alla gamma. "Il target di potenziale clientela – osserva la vicepresidente – è costituito da donne dai 25 anni in su e i prodotti possono essere utilizzati anche dall’uomo. Ci siamo dati un anno e poi faremo un primo bilancio per valutare se continuare a puntare su questa strada". "Questa nuova linea – aggiunge l’amministratore delegato e fondatore Andrea Antonini – ci consente di ampliare la nostra offerta commerciale". Zucchero & C., nonostante il periodo difficile, continua a investire. Anche in risorse umane. "A fine agosto – continua Antonini – abbiamo rinunciato alla cassa integrazione, alla quale abbiamo fatto ricorso in maniera blanda durante l’emergenza sanitaria, per concludere un paio di assunzioni. Tutti mi dicono che si è trattato di un atto di coraggio e fiducia, ma credo sia importante investire in un periodo di crisi. Lealtà, collaborazione ed entusiasmo sono le parole che da sempre ci accompagnano".

Il core business resta la macinazione dello zucchero. "La produzione non si è mai fermata – dice l’amministratore delegato – anche se maggio e giugno sono stati mesi difficili. Da luglio c’è stata una ripresa, ma i volumi sono al di sotto di quelli dello scorso anno. Offriamo una gamma completa che va dallo zucchero tradizionale a quello di canna, fino al biologico. Il settore farmaceutico ci ha permesso di attutire la contrazione del dolciario nel periodo più difficile". Anche perché lo zucchero è utilizzato in diversi prodotti farmaceutici, a partire dagli antibiotici e dagli integratori. La nuova frontiera è la cosmetica. Giuseppe Catapano

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