Giovedì 25 Aprile 2024

Voto e fisco, tornano flat tax e successione. I giovani? Zero tasse sotto i 25 anni

La destra chiede meno balzelli e pace fiscale. A sinistra l’obiettivo è tagliare la contribuzione per i redditi medio-bassi

Pace fiscale, flat tax e niente nuove tasse sulla casa sono le due parole d’ordine della Lega, ma vanno bene anche per Forza Italia e Fratelli d’Italia. Meno netto, almeno per il momento, l’impianto del programma fiscale del centrosinistra e del Pd, anche se i cavalli di battaglia del Nazareno riguardano il taglio del cuneo fiscale per i lavoratori dipendenti a medio-basso reddito, la revisione degli estimi catastali e la reintroduzione della tassa di successione sui patrimoni più elevati, magari per finanziare "la dote ai diciottenni" lanciata da Enrico Letta lo scorso anno. Mentre dalle parti di Leu di Roberto Speranza si insiste sull’introduzione di una maggiore progressività. Azione di Carlo Calenda, invece, mira a ridurre la tassazione sul lavoro con l’introduzione della digital tax. E soprattutto a introdurre "un taglio delle tasse totale per i giovani fino a 25 anni e del 50% per chi è nella fascia di età tra i 26 e i 30".

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Centrodestra contro le tasse

Il meno tasse per tutti è stata sempre la bandiera del centrodestra berlusconiano, salvo dovere fare i conti con la tenuta della finanza pubblica durante gli anni di governo. A prendere in mano il vessillo contro l’oppressione tributaria è stato negli anni recenti Salvini. E, non a caso, il leader leghista è partito lancia in resta alla guerra delle tasse anche in questa campagna elettorale. Tre le proposte in campo. Una pace fiscale, che per alcuni è un condono più o meno mascherato e per altri è una rottamazione più spinta, destinata a dare ossigeno alle Pmi e ai contribuenti che non riescono a pagare le cartelle esattoriali inviate dall’Erario. In secondo luogo, c’è la conferma strutturale della flat tax del 15 per cento per i redditi da lavoro autonomo delle Partite Iva fino a 65 mila euro: tetto che si vorrebbe far salire a 100 mila. E, da ultimo, c’è la cancellazione dei rischi residui che la revisione del catasto possa portare a una batosta sugli immobili. E, anzi, c’è da attendersi che Berlusconi vada oltre, proponendo la fine dell’Imu anche sulle seconde case. Sulla stessa linea di salvaguardia della casa è anche Giorgia Meloni.

Roberto Speranza, 43 anni, ministro della Salute dal 2019, è segretario di Articolo Uno
Roberto Speranza, 43 anni, ministro della Salute dal 2019, è segretario di Articolo Uno

Il centrosinistra e il nodo successione

Il taglio delle tasse sui redditi da lavoro, a cominciare da quelli medio-bassi, è la bandiera storica del Pd. Come lo è il rafforzamento dell’assegno unico per i figli. E tali rimangono anche in vista del voto del 25 settembre. Mentre sul versante delle imprese si ipotizza, secondo la delega fiscale approvata a metà, la riduzione dell’Irap. Da Leu, oltre alla progressività più estesa, con la cancellazione delle numerose tasse piatte, è stata più volte prospettata la possibilità di introdurre una tassa sui grandi patrimoni. E questo è un terreno sul quale lo scorso anno si era espresso anche Letta, proponendo l’aumento della tassa di successione dal quattro al 20 per cento per la parte eccedente i cinque milioni, con l’obiettivo di finanziare la dote per i diciottenni: "Una dotazione – ha spiegato il segretario dem lo scorso anno – di 10mila euro per garantire alla generazione che più ha pagato il Covid un’opportunità di formazione, l’impegno in attività economiche, la possibilità di andare a vivere per conto proprio".

Azione per la digital tax

Nel programma repubblicano presentato ieri Calenda, oltre a zero tasse per i giovani, propone che "nessun taglio di tasse può essere fatto ricorrendo a deficit aggiuntivo". Mentre andrà data piena applicazione alla delega fiscale, e studiata la possibilità di spostare la tassazione dal lavoro e dalla produzione alle transazioni digitali, al fine di ridurre l’evasione e aiutare le famiglie e le imprese. Il gettito aggiuntivo derivante da questo spostamento del carico fiscale e dall’efficientamento della spesa, andrà utilizzato per un taglio di 2 punti di Pil su Irap e Irpef sui redditi medio bassi, a partire dai giovani".

(2 - continua)